Quando cadono in prescrizione i tributi locali? Entro quanto tempo interviene il termine prescrizionale di imposte e di tasse? Ecco cosa prevede la normativa.
Le imposte e le tasse che i contribuenti versano non sempre hanno lo stesso ente impositore che possono essere gli enti locali e lo Stato. Ciò va ad incidere direttamente sui termini prescrizionali dei tributi: si tratta di tempistiche differenti se si tratta di somme da versare alla Regione, Stato e Comune. Tutti i contribuenti sono chiamati a versare imposte e tasse per regolarizzare la propria posizione e per partecipare alla spesa pubblica. Nella maggior parte delle casistiche si tratta di somme computate in proporzione al reddito.
Prescrizione tributi locali:
I tributi locali che i cittadini sono tenuti a versare si dividono in imposte e tasse: nel primo caso si tratta di tributi finalizzati a finanziare la spesa pubblica (sanità, sicurezza e istruzione). Tra le imposte più significative reperiamo l’Irpef, l’Iva, l’Imu, l’imposta di registro, le imposte catastali e l’imposta di bollo. Nel secondo caso le tasse sono tributi richiesti a fronte dell’erogazione di un servizio di cui il soggetto potrebbe godere.
I contribuenti sono tenuti a pagare la Tari, la tassa per lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti. Sia le tasse sia le imposte sono soggette a termini prescrizionali: se non pretese entro un lasso temporale si estinguono ed il pagamento non può essere più richiesto. Una volta compresa la distinzione tra tributi locali e tributi che si versano alle casse dello Stato, scopriamo quando si prescrivono i primi.
Tributi locali: dopo quanto tempo interviene la prescrizione?
L’articolo 1 della Legge n. 296 del 2006 prevede che gli Enti locali debbano notificare gli avvisi di accertamento entro la fine del quinto anno successivo a quello in cui doveva essere versato il tributo. Il termine prescrizionale dei tributi locali è pari a 5 anni: una volta trascorso questo lasso di tempo l’importo dovuto non può più essere richiesto. Con lo scoppio della pandemia è stata disposta la sospensione dei termini di notifica e di riscossione che ha avuto conseguenze sui termini prescrizionali.
L’allungamento dei termini prescrizionali è stato disposto dal DL n. 41 del 2021, il quale prevede che per i carichi affidati al Fisco nel periodo di sospensione i termini prescrizionali sono prorogati di due anni. Ciò significa che per gli atti iscritti a ruolo durante la sospensione, il termine prescrizionale si allunga di 24 mesi, anche se si tratta di imposte e di tasse dovute agli enti locali.
Quali sono i tributi locali?
I tributi locali sono imposte e tasse che consentono agli Enti locali, come Regioni, Province e Comuni, di avere introiti per finanziare i servizi che offrono alla collettività amministrata. I tributi locali sono:
- IMU (Imposta Municipale Unica), si tratta di un’imposta che deve essere pagata dai proprietari dei terreni, fabbricati ed aree fabbricabili, ad esclusione degli immobili che rientrano nelle categorie di lusso;
- TARI (Tassa sui Rifiuti), tassa dovuta all’ente comunale per finanziare il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti;
- Imposta di soggiorno, tassa locale a carico dei turisti che alloggiano nelle strutture ricettive ubicate in città d’arte ed in località turistiche;
- Addizionali regionali e comunali all’Irpef,
- Tosap (tassa per l’occupazione del suolo pubblico), si tratta di una tassa dovuta agli enti locali (Province e Comuni) quando viene occupata un’area appartenente all’ente locale.
Prescrizione Tributi Locali: conclusioni
La normativa attuale prevede che i tributi locali sono tenuti ad inoltrare una notifica degli avvisi di accertamento fiscale entro la fine del quinto anno successivo a quello in cui il versamento è dovuto. A seguito dell’emergenza pandemica è stata disposta la sospensione dei termini di notifica degli atti di accertamento fiscale da parte degli enti impositori.