Sarà obbligatoria la rendicontazione di sostenibilità per le piccole e medie imprese (PMI) quotate, oltre a quelle di più grandi dimensioni, dopo l’abbassamento delle soglie di occupazione lavorativa all’interno di ognuna. Le novità sono contenute nel nuovo schema di decreto legislativo con il quale il Consiglio dei ministri del governo di Giorgia Meloni recepisce la direttiva europea numero 2464 del 2022 (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD), con l’obiettivo di rappresentare i report di rendicontazione non finanziaria.

Con ill nuovo provvedimento – in via di approvazione – basterà un limite inferiore di 11 dipendenti nelle piccole e medie imprese quotate (e fino a 250 dipendenti) per rientrare nell’obbligo di rendicontazione della società. Il precedente intervallo di occupati comprendevano le imprese di oltre 50 dipendenti fino a meno di 250.

Per le imprese obbligate, dunque, servirà un nuovo documento di report, mentre per le imprese di più grandi dimensioni la rendicontazione dovrà trovare spazio in un’apposita sezione della relazione sulla gestione allegata al bilancio d’esercizio.

Nel documento dovranno essere rappresentati gli impatti che l’impresa produce sull’ambiente, sull’aspetto sociale e lavorativo e su quello di governance (ESG) e in quale modo queste variabili influiscano sull’andamento dell’impresa stessa.

Rendicontazione sostenibilità imprese, quali sono obbligate al bilancio non finanziario?

Si allarga il campo delle imprese soggette alla rendicontazione di sostenibilità, il report da redigere annualmente per descrivere il modo in cui l’impresa impatta con la propria attività sull’ambiente e su come intenda ridurre tale impatto.

Nello schema di decreto che il governo ha adottato il 30 agosto 2024 ai fini di recepire la direttiva europea numero 2464 del 2022 (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD), si traccia l’elenco delle imprese soggette alla sostenibilità, tra quelle quotate e nella formula di società per azioni (Spa), società a responsabilità limitata (Srl), società in accomandita per azioni (Sapa), società in nome collettivo (Snc) e società in accomandita semplice (Sas), tutte a partire da 11 dipendenti impiegati di media nell’anno oggetto di rilevazione.

Cosa deve contenere la rendicontazione di sostenibilità delle imprese?

Nel documento che deve essere redatto dalle società obbligate alla rendicontazione di sostenibilità, non dovranno mancare:

  • la descrizione del modello adottato e quale sia la strategia aziendale, in particolare in ambito di rischi legati alla propria attività e a come questi rischi impattino sull’ambiente. Dall’altro lato, dovranno essere indicate anche le opportunità che si presentano all’azienda per aver adottando un modello di sostenibilità;
  • il piano aziendale che comprenda le strategie adottate per fare in modo che l’impresa abbia un andamento (produttivo) in linea con la transizione verso un’economia di tipo sostenibile;
  • il modo in cui il modello considera gli stakeholder – ovvero i portatori di interesse – partendo da quelli principali, legati alla filiera produttiva, e dagli attori con i quali l’impresa entra in relazione, inclusi i dipendenti interni;
  • il modo in cui l’impresa intenda attuare le strategie di sostenibilità.

Bilancio di impatti ambientali, sociali e di governance (ESG), la sezione degli obiettivi

Il report di sostenibilità deve costituire anche un modello programmatico e per obiettivi. Pertanto, nel documento devono essere inclusi:

  • gli obiettivi, definiti temporalmente, circa le questioni ambientali e in che misura l’impresa partecipi alla riduzione delle emissioni. Nel documento devono essere inclusi anche i progressi realizzati. Ad esempio, in vista dell’obiettivo 2030 di abbattimento del 55% delle emissioni, quali risultati siano stati raggiunti in ambito aziendale;
  • il modo in cui gli organi aziendali preposti (organizzazione e controllo) agiscano sulle questioni legate alla sostenibilità;
  • la possibilità di utilizzare incentivi legati alla sostenibilità.

Cosa prevede il bilancio di sostenibilità?

Infine, nel report di sostenibilità, ai fini della rendicontazione, deve essere inserita una descrizione riguardante i meccanismi di dovuta diligenza (“due diligence”) inerenti la sostenibilità, i principali impatti negativi legati all’attività dell’azienda, le eventuali azioni intraprese dall’azienda per limitare, attenuare e abbattere gli effetti negativi sull’ambiente e una descrizione circa i principali rischi in ambito di sostenibilità dell’impresa.