Si è riempita di stelle la splendida Laguna, teatro annuale del celeberrimo Festival del Cinema, ora giunto alla sua 81esima edizione. Presentato in concorso a Venezia 2024, ma attualissimo nei temi, il film di Justin Kurzel “The Order”: ecco quando esce, trama e cast del thriller con Jude Law.
Quando esce “The Order”, il film con Jude Law in concorso a Venezia 2024?
“Andava fatto adesso“, con queste parole l’attore dagli occhi azzurrissimi, Jude Law, parla dell’ultima impresa di Justin Kurzel, regista del thriller poliziesco “The Order“, presentato in gara all’81esima edizione del Festival del Cinema di Venezia 2024.
Infatti, della pellicola, che ruota attorno alle lunghe e complesse indagini dell’FBI su un gruppo terroristico neonazista degli anni Ottanta, l’attore 51enne dice:
Purtroppo la rilevanza parla da sola. Mi sembrava un’opera che doveva essere realizzata ora. È sempre interessante trovare un’opera del passato che abbia una qualche relazione con il presente
Ma quando esce l’attesissimo film? Quando si potrà vedere l’affascinante british actor all’opera? E in quale ruolo? Secondo quanto dichiarato dalla Vertical, “The Order” uscirà negli Stati Uniti a dicembre, mentre della distribuzione internazionale si occuperà Amazon Prime Video.
Il cast del film in concorso a Venezia 2024: tutto ciò che sappiamo
Non è ancora disponibile il trailer ufficiale di “The Order“, nonostante la presentazione e la partecipazione al Festival del Cinema. Ma noto, invece, è il cast e la schiera di talentuosi attori che interpreteranno i personaggi della pellicola.
Protagonisti assoluti Jude Law, che vestirà i panni di Terry Husk, agente solitario e duro dell’FBI, e Nicholas Hoult, che sarà il volto di Robert Jay Mathews, ovvero il leader radicale del gruppo terroristico. Accanto a loro Tye Sheridan, nel ruolo di Jamie Bowen, Odessa Young sarà Zillah Craig, mentre Sebastian Pigott interpreterà Bruce Pierce.
Sul set anche George Tchortov nei panni di Gary Yarbrough, Victor Slezak come Richard Butler, Marc Maron presterà volto e voce ad Alan Berg, Philip Granger sarà lo Sceriffo Loftlin e, infine, Daniel Doheny nelle vesti di Walter West.
Trama del nuovo thriller poliziesco di Kurzel
Stati Uniti, Idaho, 1983. Il Paese è sconvolto da una serie di cruente rapine in banca e furti d’auto. La popolazione è intrappolata in una spirale ascendente di violenza, troppo terrorizzata per fare qualcosa. Ecco, quindi, prendere in mano le redini della crisi l’FBI, impersonificato dal solitario agente Husk.
A creare il caos un gruppo estremamente violento di terroristi di matrice neonazista e nazionalista, guidato da Robert “Bob” Jay Mathews, che ha dichiarato guerra al governo statunitense. E, mentre le forze dell’ordine, confuse, brancolano nel buio e cercano disperatamente risposte, l’agente Husk, di stanza nella tranquilla Coeur d’Alene, nell’Idaho, comincia a mettere insieme i pezzi.
Così, inizia a credere che i crimini non siano opera di criminali tradizionali motivati dal denaro, ma di un gruppo di pericolosi terroristi interni, ispirati da un leader carismatico e radicale (Hoult appunto), che complotterebbero per scatenare una devastante guerra per promuovere la propria ideologia razzista.
Questa, al momento, la sinossi del film, basato e ispirato dal libro “The Silent Brotherhood” di Kevin Flynn e Gary Gerhardt, pubblicato nel 1989. Studiata nei minimi dettagli, la pellicola getta preoccupanti, quanto riflessivi parallelismi fra passato e presente.
Kurzel stesso, infatti, è sulla stessa lunghezza d’onda dell’attore inglese e dice:
È sempre una cosa straordinaria quando si trova un testo o un evento del passato che ha una sorta di prospettiva che può avere una conversazione con la politica di oggi. È una gemma rara. Quindi abbiamo pensato che ci fosse molto da dire sull’oggi
Law e Hoult separati sul set: le curiosità sulla pellicola a Venezia 2024
Entusiasmante, complesso, intrigante e ricco di pathos: tutto questo è racchiuso in soli 114 minuti di film. Eppure il risultato delle riprese cominciate lo scorso 8 maggio 2023 ad Alberta, in Canada, è frutto soprattutto dell’intensità e della carica fra i due attori protagonisti.
Sublime esasperazione energetica ottenuta tenendo separati Jude Law e Nicholas Hoult fino all’ultimo secondo, fino alla prima scena insieme:
Non ci siamo nemmeno parlati per le prime quattro o cinque settimane di riprese. Alla troupe piaceva molto l’idea di tenerci come forze diverse. La prima volta che abbiamo parlato è stata nella prima scena in cui interagiamo
Racconta Hoult a Variety, che solamente nella città lagunare ha scoperto che il co-protagonista lo ha seguito per un giorno intero, proprio come avrebbe fatto un vero agente impegnato nel pedinamento di un sospettato.
Mentre il collega Tye Sheridan, nel ruolo di Jamie Bowen, giovane agente federale e compagno d’indagine di Law, dice:
È una grande opera che esplora come le persone di una piccola comunità possano essere manipolate da un’ideologia estrema. Sono cresciuto in una piccola città di 1.200 abitanti, quindi ho sicuramente visto certe cose crescendo in cui la gente probabilmente diventa violenta, soprattutto in queste sottoculture. Negli Stati Uniti c’è un’ideologia specifica che discende da generazioni che vivono in una piccola comunità e non hanno alcuna esposizione, quindi questa è stata una cosa che mi ha davvero attratto del progetto