Con il passare dei giorni diventa sempre più improbabile l’ipotesi di un election day unico per le tre regioni interessate dal voto in autunno. Liguria, Emilia Romagna e Umbria probabilmente si recheranno alle urne in tre momenti differenti nonostante i tentativi del Viminale di trovare una data che possa andare bene per tutte.

Ieri con un comunicato ufficiale Palazzo Chigi faceva sapere che il Consiglio dei Ministri – riunitosi nel pomeriggio – ‘raccomandava’ alle Regioni di evitare la frammentazione degli appuntamenti elettorali e convergere verso una data unica per il voto.

Sempre in queste ore sarebbero in corso contatti tra il Viminale e le regioni interessate per valutare la possibilità di giungere ad un election day unico, ma, l’ipotesi – anche per ‘problemi tecnici’ – sembrerebbe poco realizzabile.

Elezioni regionali 2024, perchè non ci sarà l’Election day?

Individuare una data che vada bene a tutte e tre le regioni interessate dal rinnovo del consiglio regionale si sta rivelando un’impresa molto complicata: la Liguria non può posticipare il voto rispetto alla data indicata del 27 e 28 ottobre poiché la regione deve necessariamente recarsi alle urne entro 60 giorni dalle dimissioni dell’ex governatore Giovanni Toti, che sono state presentate a fine luglio. Una data che però non va bene all’Umbria che, invece, sembra non poter andare al voto così presto. Nel mezzo l’Emilia Romagna, disposta a cambiare la data già decisa, il 17 e 18 novembre, ma solo se tutte e tre le regioni sono d’accordo. Insomma un rebus difficile da sciogliere.

Quando si vota in Liguria, Emilia Romagna e Umbria?

Ma allora, quando si voterà Liguria, Emilia Romagna e Umbria? In caso di mancato accordo su una data unica, le tre regioni andranno al voto separatamente. Inizia la Liguria che ha fissato la data dell’apertura delle urne per il 27 e 28 ottobre 2024. Gli elettori liguri saranno chiamati a scegliere il successore dell’ex presidente Giovanni Toti.

Tre settimane dopo toccherà agli elettori dell’Emilia Romagna eleggere il successore dell’ex governatore Stefano Bonaccini, dimessosi per sedere all’Europarlamento. L’Emilia Romagna voterà il 17 e il 18 novembre.

Resta solo l’Umbria che ancora non ha indicato una data e probabilmente l’apertura delle urne slitterà a dicembre. L’ipotesi è il week-end dell’1 e 2 dicembre, sempre che non decida di aggregarsi all’Emilia Romagna nel ‘turno’ di novembre dal momento che a causa di questioni tecniche legate alle procedure elettorali risulta impraticabile fissare le urne a ottobre. L’Umbria è chiamata ha riconferma o sostituire la governatrice uscente Donatella Tesei.