Fisco, via allo scudo anti-sanzioni: ecco cosa cambia? Il decreto a tema sanzioni sancisce che i contribuenti si regolarizzeranno non saranno puniti.

Il nuovo regime sanzionatorio prevede multe amministrative ridotte da 1/5 ad 1/3. Per chi non presenta la dichiarazione reddituale la sanzione sarà di 120 punti percentuali e non di 240 punti percentuali. Per le violazioni precedenti al mese di settembre restano valide le tariffe iniziali.

Dal mese di settembre scatta lo scudo anti-sanzioni, che permette di annullare o ridurre gli importi di alcune sanzioni per chi commetterà inadempienze. È quanto stabilito dal Decreto Legislativo n. 87 del 2024 attuativo delle Legge n. 111 del 2023. Non è punibile il contribuente, che regolarizza la propria posizione alle Circolari dell’AdE, presentando una dichiarazione integrativa e provvedendo al versamento di quanto dovuto.

Fisco, via allo scudo anti-sanzioni: multe ridotte

Il nuovo regime prevede l’applicazione di sanzioni amministrative ridotte da 1/5 ad un 1/3. Alcune novità del provvedimento sanzionatorio concernono le violazioni relative alle tasse comunicate all’Agenzia delle Entrate. Per chi non presenta la dichiarazione reddituale, la sanzione irrogata sarà del 120 percento e non del 240 percento. Per la dichiarazione infedele, la multa irrogata sarà del 70 percento e non del 90 percento. Ogni anno le multe tributarie riscosse ammontano a circa 2,3 miliardi di euro: il taglio delle sanzioni del 10 percento avrà un impatto negativo sulle entrate da sanzioni: Grazie all’irrogazione di sanzioni di importo minore e maggiormente più proporzionate, il Fisco punta a scommettere su una maggiore adesione all’accertamento fiscale.

I commercianti che presentano in modo tardivo i dati non veritieri e incompleti si vedranno irrogata una sanzione con tetto massimo fino a mille euro. La sanzione massima irrogata sarà pari a 30.000 euro nel caso di incompleta e omessa comunicazione delle minusvalenze. Le nuove sanzioni si applicheranno solo alle trasgressioni commesse dal mese di settembre. Le tariffe iniziali trovano applicazione per le violazioni commesse in precedenza.

L’Agenzia delle Entrate riapre in data 5 settembre: si tratta di una data a partire dalla quale riprendono i termini per il pagamento in seguito alle comunicazioni ricevute dai contribuenti per irregolarità. Dal primo giorno del mese di settembre vengono notificati gli avvisi bonari e le lettere di compliance.

Fisco, via al versamento quinta rata Rottamazione Quater

A partire dal mese di settembre andrà versata la quinta rata della Rottamazione Quater, che è slittata dal 31 luglio al 15 del nono mese dell’anno. Il differimento è stato introdotto all’inizio del mese di agosto con il decreto ‘Disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale’.

Il Fisco sottolinea che per mantenere i vantaggi della definizione agevolata è necessario effettuare il versamento della quita rata entro il 15esimo giorno del prossimo mese. In considerazione dei cinque giorni di tolleranza concessi dalla normativa vigente, i pagamenti effettuati entro il 23 settembre saranno considerati tempestivi. Il saldo dell’ultima rata del corrente anno avverrà entro il 30 del mese di novembre.

Fisco, entro quando pagare la Tobin Tax?

Banche, imprese di investimento e società fiduciarie dovranno pagare la Tobin Tax entro e non oltre il 16 settembre 2024. Si tratta dell’imposta sulle transazioni finanziarie introdotta nel 2013. Entro il 16 settembre è necessario provvedere al pagamento della cedolare secca per gli affitti brevi da parte degli intermediari del settore immobiliare e dei gestori di siti online che si occupano delle locazioni brevi.

Sui canoni deve essere applicata la ritenuta del 21 percento. Entro la fine del mese di settembre i proprietari delle auto devono versare il Bollo ed il Superbollo, a seconda della vettura e della cilindrata della stessa. Chi ha aderito al “ravvedimento speciale” e ha optato per il rateizzo deve provvedere al versamento della 7ima rata della sanzione ridotta a un diciottesimo del minimo.