L’omicidio di Terno d’Isola, è diventato un caso politico a seguito delle dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini che, in un post sui suoi canali social, ha sottolineato le origini africane del presunto killer di Sharon Verzeni.
Dichiarazioni che entrano a gamba tesa nel dibattito politico relativo alla questione dello ius scholae e delle norme per il conferimento della cittadinanza italiana ai ragazzi nati in Italia, ma figli di genitori stranieri.
Una questione che ha visto la Lega e Forza Italia darsi battaglia sui giornali nelle ultime settimane e a cui il vicepremier del Carroccio non ha mancato di fare riferimento nel suo contestatissimo post.
Ma vediamo cosa ha scritto Matteo Salvini e quali sono state le reazioni alle sue parole.

Omicidio Sharon Verzeni, cosa ha detto Salvini su Moussa Sangare

Nella tarda mattinata di ieri – venerdì 30 agosto 2024 – è arrivata la svolta nel caso dell’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne barista di Terno d’Isola, uccisa un mese fa in circostante misteriose. Per il delitto è stato fermato Moussa Sangare, 31 anni, nazionalità italiana ma di origini malesi.
A poche ore dalla notizia del fermo del presunto assassino, il leader della Lega Matteo Salvini ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook in cui scriveva:

“Fermato Moussa Sangare, origini nordafricane e cittadinanza italiana, sospettato di aver assassinato la povera Sharon. Spero venga fatta chiarezza il prima possibile e senza sconti.”

Parole che hanno immediatamente suscitato aspre polemiche da parte degli esponenti dell’opposizione che rimarcano il tentativo di strumentalizzare il tragico episodio per fini politici puntando il dito contro le origini del presunto assassino.

Perchè il post di Salvini è diventato un caso politico? Le accuse dell’opposizione e non solo

In tanti hanno attaccato il leader della Lega, il presidente dei deputati di Italia Viva, Davide Faraone, ad esempio, oggi – sabato 31 agosto 2024 – ha commentato così su X le sue parole:

“Salvini è una persona disonesta intellettualmente. Sui suoi social in grande evidenza è sottolineato che l’assassino di Sharon è di ‘origini nordafricane. Il leader della Lega non dice una parola sul fatto che i giovani testimoni che hanno fornito una descrizione dettagliata di Moussa Sangare la notte dell’omicidio, fossero giovani italiani di origine marocchina. Lasciatemelo ripetere: disonesto, disonesto, disonesto”.

Ieri in un’intervista il capogruppo dei senatori del Pd Francesco Boccia dichiarava:

“Mi hanno fatto male quelle parole, sono le parole di uno sciacallo, sono le parole di chi su un dramma come quello che sta vivendo la famiglia di Sharon ci mette la parte più bieca della politica”.

Scriveva, invece, sempre ieri il segretario di +Europa, Riccardo Magi:

“È questa la maggioranza che si meritano gli italiani?, mi chiedo invece io: usare un caso di cronaca per opporsi a un dibattito che si è aperto nel paese sulla cittadinanza è puro sciacallaggio.”

Ma a criticare apertamente le dichiarazioni di Matteo Salvini non sono solo gli avversari del centrosinistra. In un post sul suo profilo X Alessandra Mussolini scrive:

“Sembra che qualcuno ritenga che un femminicidio sia più grave se si riesce ad apporvi una matrice etnica di qualche tipo. Cercare di trasformare un efferato delitto ai danni di una donna in un tiro all’africano è, oltre che indegno, anche una mancanza di rispetto alla vittima”.

La difesa della Lega e l’attacco allo ius scholae

La Lega naturalmente fa quadrato intorno al proprio leader. Ieri la deputata Laura Ravetto commentava così:

“Nato a Milano. Ma opportuno che un soggetto simile sia cittadino italiano? Sono questi i nuovi Italiani cui aspiriamo?”

L’ex europarlamentare Angelo Ciocca, invece, commenta:

“L’assassino di Sharon Verzeni, l’italianissimo Moussa Sangare… è uscito di casa con 4 coltelli ed ha ucciso senza motivo!!! Una preghiera per questa povera vittima. Ps non ditemi che abbiamo bisogno di dare più cittadinanze italiane… Penso si debba pensare di toglierla….”

Non solo la Lega, però, perchè in difesa di Salvini è arrivato anche l’ex governatore della Regione Lazio Francesco Storace che oggi, sempre su X scrive:

“Compagni, non dovete dispiacervi se notiamo le origini dell’assassino di Sharon Verzeni Certo, ci sono anche i delinquenti di casa nostra, ma non abbiamo bisogno di criminali “italiani” di importazione. Altro che razzismo. Buoni i testimoni, pessimo il killer, si può dire?”