Il Brasile non fa sconti, nemmeno a Elon Musk. La Corte Suprema brasiliana blocca immediatamente il social X (ex Twitter) sul territorio nazionale, perché? Questo venerdì 30 agosto 2024, l’azienda di Musk è stata colpita da una decisione importante, per una vicenda che sa un po’ di scontro epico. In mezzo non mancano le accuse di tradimento costituzionale e un pizzico di drama politico.
Perché il Brasile blocca X? I motivi della decisione
La decisione di bloccare X prende il via da un scontro di cui già si è sentito parlare, tra il magnate di Tesla e il giudice della Corte Suprema brasiliana Alexandre de Moraes. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancata nomina di un rappresentante legale di X in Brasile, come richiesto dalla legge per le società tecnologiche straniere che operano nel paese.
E se dovessimo riassumere i motivi che hanno spinto il Brasile a bloccare X….
Il primo è che non viene nominato un rappresentante legale: X ha avuto tempo fino alle 20 di giovedì 29 agosto 2024 per adeguarsi, ma – e qui casca l’asino – non lo ha fatto. Il che ha scatenato subito una reazione della Corte Suprema con il blocco immediato del social.
Il secondo riguarda fake news e messaggi d’odio: la vera storia, comunque, inizia ad aprile 2024, quando Moraes ha chiesto di bloccare circa 100 account legati all’ex presidente Bolsonaro, perché sono stati accusati di diffondere fake news e incitare all’odio. Musk, però, ha deciso di ribellarsi: l’ha definita una mossa che tradiva la Costituzione brasiliana.
E poi c’è proprio Moraes, che non è tipo da lasciar correre e ha avviato un’indagine su Musk per intralcio alla giustizia. Da qui è nata una faida che sembra uscita da una serie tv: sono saltate fuori accuse, blocchi, chiusure di sedi e multe che continuano ad accumularsi.
E per chi non lo conosce, Moraes è una figura importante in Brasile: è famoso per essere severo contro chi osa mettere a repentaglio la democrazia del paese. E non è la prima volta che un social network finisce nella sua lista nera: Telegram era già stato temporaneamente bloccato nel 2022 per motivi molto vicini a questi.
Che cosa è successo davvero? Musk risponde su X infuriato
E così, Elon Musk si è trovato invischiato in un ennesimo scontro. Dopo mesi di tensione con il governo brasiliano, si è arrivati al blocco di X, che ad oggi conta circa 24 milioni di utenti attivi in un paese di 217 milioni di abitanti. Una bella batosta, insomma, per il social, che rischia a questo punto di perdere uno dei suoi mercati più importanti al di fuori degli USA.
Musk, come previsto, ha risposto furioso con un post proprio su X, in cui ha accusato il giudice Moraes di abuso di potere e ha promesso un’altra battaglia legale.
“La libertà di parola è il fondamento della democrazia e uno pseudo–giudice non eletto in Brasile la sta distruggendo per scopi politici. Il regime oppressivo in Brasile teme così tanto che la gente conosca la verità da mandare in bancarotta chiunque provi a farlo. Gli attacchi alla libertà di parola quest’anno non hanno precedenti nel 21esimo secolo.”
Così non si evita comunque il blocco: ora dovrà essere applicato dall’Agenzia nazionale per le telecomunicazioni (Anatel) entro le prossime 24 ore. I cittadini brasiliani salutano, almeno per il momento, la loro amata home di X.
Ma Elon non è nuovo a questo tipo di trattamento, sia chiaro. La sua piattaforma è già stata bloccata in altri paesi prima d’ora: come la Nigeria e l’India, lì gli scontri con i governi locali sono diventati quasi di routine.
La telenovela brasiliana continua, aspettiamo la prossima puntata sul duello.
Il magnate di Tesla aveva anche chiuso gli uffici di X in Brasile.