L’emergenza siccità che colpisce la Sicilia non risparmia Caltanissetta. L’acqua non c’è, gli abitanti sono stremati e la situazione sta mettendo a dura prova la vita quotidiana dei cittadini, costretti a fare i conti con frequenti interruzioni di fornitura e una ridotta pressione idrica.

Il sindaco di Caltanissetta, Walter Tauro, ha rilasciato un’intervista a Tag24.it, per spiegare le misure adottate per combattere questa crisi e assicurare, il più possibile, un adeguato sostegno alla popolazione.

Emergenza siccità in Sicilia, a Caltanissetta il sindaco Tauro garantisce autobotti

Non c’è acqua, non arriva nelle case: innumerevoli sono le lamentele dei cittadini da Caltanissetta. Che cosa si può fare? Il comune le sta provando tutte, parola del sindaco. Una delle soluzioni immediate messe in campo è l’utilizzo di autobotti per garantire la distribuzione di acqua nei punti più critici della città:

“Caltacqua riceve le richieste dai cittadini, dai miei assessori e dai consiglieri comunali, che noi giriamo prontamente per fornire assistenza. Ad esempio, ho recentemente richiesto di mettere un’autobotte lungo una strada dove c’è necessità di approvvigionamento, così chi non ha la possibilità di raccogliere l’acqua in altro modo potrà prenderla dall’autobotte, grazie anche al supporto delle associazioni di volontariato per assistere gli anziani e chi ha bisogno.”

La ricerca di nuovi pozzi a Caltanissetta

E per avere altra acqua, bisogna andare a cercarla. Oltre alle misure di emergenza, l’amministrazione comunale pare si stia concentrando su eventuali nuove risorse idriche per migliorare la situazione il più a lungo possibile:

“Questo è il supporto che offriamo. Inoltre, abbiamo collaborato alla ricerca di soluzioni, come avrà spiegato Cocina, e contattato chi possiede pozzi che ha messo a disposizione. Entro la fine di agosto 2024 dovrebbero essere allacciati due pozzi con una buona portata, in grado di compensare la riduzione d’acqua dall’Ancipa (bacino artificiale della Sicilia ndr.) l’invaso che rifornisce Caltanissetta .”

“Tuttavia, non tutti i pozzi possono essere utilizzati: alcuni presentano un alto contenuto di solfati e non sono adatti all’erogazione. Stiamo continuando a cercare pozzi che possano essere connessi alla rete idrica centrale e forniscano acqua potabile. Per quelli che non possono fornire acqua potabile, si valuteranno trattamenti per abbassare i solfati.”

Perché l’acqua non arriva nelle case? La pressione

Ma perché, allora, tante volte i cittadini non hanno acqua nelle loro abitazioni? Uno dei problemi principali che stanno affrontando è la bassa pressione idrica: sarebbe proprio questa a rendere difficile la distribuzione dell’acqua, specie nelle abitazioni che si trovano in zone più in alto:

“Per quanto riguarda l’erogazione, ci sono stati episodi dove l’acqua non è arrivata. Tuttavia, a causa della bassa pressione, il flusso di acqua fatica a raggiungere alcune abitazioni, soprattutto quelle situate in zone più alte.”

“In questi casi, interveniamo con autobotti. Attualmente, ci sono circa undici o dodici autobotti disponibili, alcune private e altre messe a disposizione dalla Forestale, che ha fornito tre autobotti.”

“Sul tema dei pozzi, stiamo lavorando con impegno. Cerchiamo quelli con portate maggiori, in modo da evitare di disperdere risorse su pozzi con capacità minime. Stiamo facendo il possibile per alleviare la situazione, invitando i cittadini a essere parsimoniosi nell’uso dell’acqua.”

“Sono sindaco da circa un mese e questo problema esisteva già prima del mio mandato. Tuttavia, continuiamo a fornire assistenza, soprattutto alle fasce più deboli come disabili e anziani.”

Vendita illegale dell’acqua, in Sicilia, il sindaco di Caltanissetta: “Inaccettabile!”

I problemi non finiscono qui, bisogna anche combattere con un’altra faccia della medaglia di questa crisi: è legata alla vendita illegale d’acqua. Da dove viene? E’ potabile? E’ pulita? Perché costa così tanto? Il sindaco ha già segnalato e denunciato tutto alle autorità:

“Inoltre, ci sono segnalazioni su chi vende acqua di dubbia provenienza. Ho coinvolto le autorità giudiziarie per indagare su questi episodi di presunta clandestinità e sciacallaggio. È inaccettabile speculare su una situazione di emergenza come questa. Le autobotti che forniamo, sia per acqua potabile che non potabile, sono tutte controllate dall’ASL e sterilizzate. Non tollero chi agisce al di fuori della legalità.”

Le autobotti di Caltacqua sono gratuite. Nessuno deve pagare per questo servizio, che è stato messo a disposizione proprio per fronteggiare l’emergenza, mentre l’acqua illegale viene per giunta venduta a prezzi altissimi, per quanto me ne dicano.”

Collaborazione con la Regione e la Protezione Civile

Niente sarebbe risolvibile, spiega Walter Tauro, senza la collaborazione con le istituzioni per affrontare l’emergenza:

“La Regione e la Protezione Civile stanno intervenendo con risorse economiche per migliorare le infrastrutture e i lavori in corso a Caltanissetta. C’è grande attenzione da parte della Regione, e continuiamo a collaborare per affrontare questa emergenza nel migliore dei modi.”

La sfida complessa continua e continua. Da quanto ci racconta il sindaco, le autorità locali e regionali restano fiduciose. Si combatte, si combatte ogni giorno. Ci si augura di trovare soluzioni efficaci e garantire la continuità del servizio idrico ai cittadini ma, soprattutto, si spera che piova.