Chi non ha mai sognato di percorrere, come fece Marco Polo ma con maggiori comodità ovviamente, la via della seta, quella che Occidente di porta a Cipango passando per l’infinita e misteriosa Asia? Nel suo cuore sta un grande paese, sconosciuto e affascinante che ha anche tante cose da offrirci in cucina. Non sembri strano parlare allora dei piatti tipici del Uzbekistan, anche perché di certo, qualcuno di voi alla ricerca di mete meno affollate e culturalmente più soddisfacenti, un pensierino su questa meta l’ha di certo fatto. 

Uzbekistan: per saperne di più

L’Uzbekistan è stretto fra Turkmenistan, Tagikistan, Kazakistan e Russia: regioni che formano il cuore dell’Asia, per la maggior parte un tempo appartenenti all’orbita sovietica e che solo da qualche decennio esistono in maniera indipendente. Ma qui non parliamo di stati, ma cultura e cucina. Questi Paesi hanno origini millenarie, tradizioni che si perdono nella notte dei tempi e che caratterizzano la loro identità. Vogliamo parlare allora di piatti tipici del’Uzbekistan? Ma certo, tenendo presente che l’intera regione ha, da sempre, vissuto uno scambio sotterraneo (a volte più alla luce del sole che nascosto) di relazioni, scambi, introspezioni. Marco Polo ne rimase affascinato perché queste lande trasudano mistero, identità conclamate e capacità di trasformazione inaspettate pur nel mantenimento dell’esistente. 

Piatti tipici dell’Uzbekistan: ecco il plov

Come in tanti altre regioni dell’Asia, anche qui il riso è un ingrediente basilare per la cucina tradizionale. Ecco allora che se vogliamo parlare di piatti tipici dell’Uzbekistan non possiamo che iniziare dal plov. Per realizzarlo si fa cuocere il riso nello zirvak, ovvero un intingolo composto da carne fritta o stufata (tranquilli: qui l’ovino è protagonista) e poi carote, cipolle e verdure di stagione. Il tutto, ovviamente, insaporito da cumino, uva passa, peperoncino e spezie varie. Come tradizione vuole il plov va servito su di un un grande piatto che viene posizionato al centro del tavolo. A completare la portata spesso si mettono uova di quaglia sode tagliate a metà. 

Non dimentichiamoci del forno tandoori

L’uzbekistan, come detto, è il cuore dell’Asia, anche se, inutile negarlo, questo continente è talmente grande da presentare più centri nevralgici di produzione culturale. E siccome l’Asia, pur grande, è sempre vissuta di scambi, anche qui nella tradizione culinaria si trova il forno tandoori di indiana memoria. In questo si cuoce, ad esempio la samsa, piatto tipico dell’ Uzbekistan. Si tratta di una pasta sfoglia chiusa a fagottino e ripieno di carne, immancabili cipolle e verdure di stagione (possono esserci zucca, cavolo, noci, patate, funghi: tutto il reperibile). I samsa rappresentano anche un universale street food, consumabile in qualsiasi momento della giornata. 

Come in tutte le tradizioni che si rispettino, anche in questa regione il pane rappresenta non solo un piatto tipico dell’Uzbekistan, ma anche il suo orgoglio.Si tratta di una pagnotta più simile a una piadina a ovest del paese, oppure a una focaccia dai bordi rialzati a Samarcanda. Anche il pane si cuoce nel forno tandoori con una tecnica millenaria: l’impasto viene appoggiato sulle pareti del forno e cotto in pochi minuti. Caratteristico il “timbro” impresso sulla pagnotta: solitamente una sorta di mandala che augura prosperità e buona fortuna. 

E allora zuppa!

Come non ricordare una zuppa fra i piatti tipici del Tagikistan? Si tratta della Dimlama, che è una densa zuppa di carne, uno stufato con carne di agnello o montone (più raramente vitello o manzo) cotto con tantissime verdure: cipolle, patate, carote, cavolo verza, melanzane, pomodori, peperoni. Giusto per dare un tono di delicatezza al piatto si aggiungono aglio, cumino, erbe, spezie e tanto aneto. Questa è una preparazione dalla lunga cottura che poi si consuma, come il plov, tutti assieme, mettendo la pentola al centro della tavola. 

Se non avete voglia di zuppa, ma vi stuzzica il penetrante odore della carne, fra i piatti tipici dell’Uzbekistan si deve ricordare il shashlik, ovvero uno spiedo di carne di montone, agnello, pollo o capra cotto alla brace. Non spaventatevi: vi porteranno lo spiedone solo dopo avervi riempito il piatto di un quantitativo esagerato di cipolla affettata. 

Un po’ di leggerezza: il bademjan

Dopo piatti di carattere, ma dopo tutto siamo in una regione dai forti contrasti, chiudiamo con il bademjan, una preparazione tradizionale dell’Uzbekistan, piatto tipico servito come antipasto. Si tratta di un’insalata di melanzane cotte al forno che vengono servite con ravanelli affettati e linguine di peperone. Tutto questo viene posto su insalata fresca e condito con olio e prezzemolo fresco.