Per la prima volta da quando i talebani hanno ripreso il potere in Afghanistan nel 2021, la Germania ha rimpatriato cittadini afghani nel loro Paese. Il governo federale ha revocato la politica che bloccava le deportazioni dei migranti a causa di preoccupazioni riguardo ai diritti umani sotto la guida talebana. Il primo volo di rimpatrio è partito dalla Germania la mattina del 30 agosto.
Il rimpatrio dei cittadini afghani dalla Germania
La Germania ha annunciato il rimpatrio di 28 afghani da vari stati tedeschi verso il loro paese d’origine. Un volo charter, operato da Qatar Airways, è decollato da Lipsia, in Sassonia, venerdì 30 agosto alle 06:56, diretto alla capitale afghana, Kabul.
Il paese non ha legami diplomatici con l’Afghanistan e, secondo i quotidiani tedeschi, Berlino ha richiesto l’intermediazione del Qatar. Il portavoce del governo tedesco ha dichiarato che le persone rimpatriate erano “tutti condannati per reati” e che gli ordini di rimpatrio erano stati emessi mesi fa.
Gli interessi di sicurezza della Germania superano chiaramente la richiesta di protezione dei criminali e degli individui che mettono a repentaglio la sicurezza nazionale.
L’effetto Solingen
Il paese sta affrontando da tempo attacchi terroristici. L’ultimo attacco, avvenuto il 23 agosto a Solingen, ha riacceso il dibattito sull’immigrazione e sui rifugiati. Un uomo di origini siriane ha ucciso tre persone e ferito altre otto. L’Isis ha rivendicato l’attacco, affermando che è una risposta alle vittime arabe nella Striscia di Gaza.
Il cancelliere tedesco ha promesso, all’indomani dell’attacco di Solingen, di intensificare le espulsioni e di inasprire le leggi sui coltelli. La questione dell’asilo è riemersa dopo che è stato reso noto che l’aggressore, un 26enne di origini siriane, avrebbe dovuto essere espulso in Bulgaria, poiché la sua domanda di asilo era stata respinta. L’espulsione non era avvenuta perché l’uomo era scomparso per un periodo di tempo. Giovedì 29 agosto, il ministro dell’Interno, Nancy Faeser, ha annunciato un piano per rafforzare le normative sui coltelli e facilitare le deportazioni.
Le elezioni statali dell’1 settembre
Il governo di Olaf Scholz sta affrontando un’ulteriore difficoltà a causa dell’attacco di Solingen, che ha aggravato la sua già bassa popolarità. Con le elezioni statali in Sassonia e Turingia all’orizzonte, il partito di estrema destra Alternative für Deutschland sta sfruttando la situazione per criticare le altre forze politiche su immigrazione e sicurezza. Secondo gli ultimi sondaggi, il partito di Scholz non sembra avere speranze di trionfare nelle elezioni dell’1 settembre, tuttavia, il paese si sta preparando per la campagna elettorale in vista delle elezioni legislative del 2025.
Durante una campagna elettorale vicino a Lipsia, il cancelliere tedesco ha dichiarato che i migranti che commettono crimini non possono aspettarsi di rimanere in Germania. Questa posizione ha suscitato critiche, con accuse che il governo stia cercando di normalizzare le relazioni con il regime talebano.
I diritti umani
La segretaria generale di Amnesty Deutschland, Julia Duchrow, ha criticato l’azione del governo tedesco, affermando che la Germania rischia di diventare complice dei talebani piegandosi alle pressioni politiche:
Le misure adottate dal governo federale in materia di asilo sono un atto di puro opportunismo politico durante la campagna elettorale e violano chiaramente gli obblighi previsti dal diritto internazionale. I diritti umani sono universali e nessuna persona dovrebbe essere rimandata in un paese dove rischia la tortura.