Dopo l’incursione ucraina nella regione russa di Kursk, i combattimenti si intensificano su due fronti di guerra distinti. L’esercito di Mosca continua a fare progressi nelle regioni meridionali dell’Ucraina, mentre le forze di Kiev mantengono la pressione con la loro offensiva a Kursk. In questo contesto, un accordo di pace appare sempre più improbabile, con la Russia che respinge categoricamente qualsiasi compromesso. Ecco le ultime notizie di oggi.

La guerra tra Russia e Ucraina oggi 29 agosto 2024

Le forze ucraine continuano la loro avanzata a Kursk. Kiev ha un obiettivo specifico: creare una zona cuscinetto che sta prendendo forma. L’incursione a Kurk non è riuscita ancora a raggiungere dimensioni tali da distrarre l’esercito russo che sta avanzando verso Pokrovsk, una località logistica fondamentale per l’Ucraina. Tuttavia, questa strategia ha condotto allo scambio di centinaia di prigionieri tra le parti. Negli ultimi giorni, sono emerse anche segnalazioni di truppe ucraine vicino al confine russo nella regione di Belgorod.

Kiev sta esercitando pressioni per ottenere la revoca delle restrizioni sulle armi a lungo raggio fornite dai suoi partner occidentali. Punta, quindi, a colpire più obiettivi strategici. Josep Borrell, il capo della politica estera dell’Ue, oggi ha manifestato il suo supporto a questa richiesta, un segnale importante per l’Ucraina ma la decisione spettera alle singole nazioni. Nel frattempo, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha chiesto con urgenza una consegna più tempestiva delle attrezzature militari promesse, sottolineando l’importanza di un supporto rapido ed efficace nella situazione attuale.

Le priorità della Russia

I combattimenti persistono intensi in altre aree dell’Ucraina. Le truppe russe stranno registrando progressi rapidi nelle regioni dell’est. In pochi giorni hanno raggiunto a Novohrodivka a circa 9 km da Pokrovsk. Secondo gli analisti, Mosca attualmente non ha interesse di spostare le forze da questo fronte verso Kursk. Un’eventuale caduta di Pokrovsk potrebbe facilitare l’avanzata russa nella zona.

Sia le forze ucraine che quelle russe continuano a colpire obiettivi strategici, come centrali elettriche e raffinerie di carburante. Gli attacchi a raffinerie, bacini idrici e depositi hanno inflitto danni significativi alla capacità di raffinazione del petrolio di Mosca ma portano con sé con potenziali effetti a catena sui prezzi globali del gas.

Gli attacchi alle infrastruture energetiche hanno causato soprattutto le interruzioni dell’elettricità in Ucraina. Questa situazione è particolarmente critica con l’arrivo imminente del clima invernale. La vera portata dei danni è ancora sconosciuta. La gestore statale Ukrenergo ha annunciato che venerdì 29 agosto ci saranno interruzioni di corrente elettrica per l’intera giornata nelle regioni di Kiev, Chernihiv, Dnipro, Kharkiv, Sumy e Zaporizhia.

Il rischio di catastrofi nucleari

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha esortato entrambe le parti ad evitare combattimenti vicino alle centrali nucleari per prevenire incidenti gravi. Dopo la sua visita alla centrale nucleare di Kursk, avvenuta martedì 27 agosto, il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi, aveva messo in guardia sul rischio concreto di un disastro nucleare nel sito.