Concordato preventivo più facile per i forfettari che avranno la possibilità di scegliere sulla convenienza della proposta del Fisco circa l’adesione per il 2024, praticamente a fine anno – conoscendo già l’andamento dei propri volumi di ricavi – e di avere uno sconto fiscale del 2% o del 5%.

A beneficiarne saranno i possessori di partita Iva con flat tax del 15% che costituiranno una delle due platee di destinazione della proposta dell’Agenzia delle entrate (l’altra è quella degli autonomi soggetti alle pagelle Isa) da accettare entro il 31 ottobre 2024. Nella proposta si potrà valutare l’incremento del reddito operato dal Fisco rispetto a quello dichiarato lo scorso anno e fare due conti se accettare o meno.

Ma sarà una previsione di facile lettura, dal momento che la scadenza di fine ottobre pone gli interessati praticamente a due mesi di distanza dalla fine del periodo di competenza. E, dunque, nella maggior parte dei casi i ricavi che si otterranno in tutto il 2024 sono di facile determinazione.

Concordato preventivo forfettari 2024, a chi conviene aderire alla proposta del Fisco?

Rientro dalle vacanze soft per le partite Iva a regime forfettario, chiamate nel giro dei prossimi due mesi ad accettare la proposta di concordato preventivo 2024 proveniente dall’Agenzia delle entrate. Per le flat tax, infatti, l’eventuale adesione al concordato preventivo arriva quasi a consuntivo per l’interno anno 2024, dal momento che lo spostamento della decisione definitiva – se accettare o meno – dovrà essere presa entro il 31 ottobre 2024.

In questo modo, sull’incremento del reddito proposto per quest’anno rispetto a quello dichiarato nel 2023, si avranno dati abbastanza chiari. Ma, non solo. Sullo stesso incremento di reddito, i forfettari otterranno uno sconto percentuale che dipende dal fatto che l’applicazione della flat tax del 15% avvenga nei primi cinque anni di adesione al regime forfettario o in un periodo susseguente.

Quali sono gli sconti imposta sostitutiva sul reddito incrementale regime forfettario?

Gli sconti dovuti sul reddito incrementale ai fini del concordato preventivo 2024, infatti, sono dovute per una percentuale:

  • del 5%, con applicazione dell’imposta sostitutiva del 10% al posto della flat tax del 15%, per chi abbia aperto la partita Iva a regime forfettario da più di cinque anni;
  • del 2%, con applicazione dell’imposta sostitutiva del 3% al posto dell’aliquota del 5% prevista per chi rientri nei primi cinque anni di adesione al regime forfettario.

Flat tax, adesione Fisco entro il 31 ottobre 2024

La convenienze delle partite Iva forfettarie ad aderire al concordato preventivo per l’anno 2024 – e, dunque, alla proposta dell’Agenzia delle entrate da accettare entro il 31 ottobre 2024 – potrebbe risultare doppia. Da un lato, infatti, l’ok al Fisco determina i due sconti sulle aliquote fiscali descritte sopra; dall’altro, per questi soggetti, il concordato preventivo avviene, di fatto, a consuntivo.

A fine ottobre prossimo, periodo di scadenza della proposta, chi permane in questo regime ha già la quasi certezza assoluta del reddito che andrà a conseguire (ammesso che il reddito non sia stato già del tutto determinato a fine ottobre).

Quando e quanto conviene accettare la proposta dell’Agenzia entrate flat tax incrementale?

Le ultime novità dell’istituto del concordato preventivo delle partite Iva forfettarie e soggetti con pagelle Isa sono arrivate nel recente decreto legislativo “Correttivo”, il numero 108 del 2024. Il provvedimento ha fissato regole alla portata di ciascuna partita Iva o impresa in merito all’adesione alla proposta del Fisco.

I vantaggi della flat tax incrementale, con percentuali ridotte rispetto a quelle già vantaggiose applicate nel regime forfettario, consentono una scelta oculata, dalla quale possono emergere facilmente i vantaggi e la convenienza dell’adesione.

Forfettari e pagelle Isa, ecco le nuove aliquote del concordato preventivo 2024

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento, si introduce una nuova imposta sostitutiva opzionale calcolata sulla differenza tra il reddito proposto dall’Agenzia delle entrate e quello ottenuto prima del concordato preventivo biennale. Per i soggetti tenuti alle pagelle Isa e per i forfettari, le aliquote da considerare aderendo alla proposta del Fisco sono le seguenti:

  • 10%, per punteggi Isa tra 8 e 10;
  • 12% per un punteggio tra 6 e 8;
  • 15%, per punteggi inferiori al 6;
  • 10% per le partite Iva forfettarie;
  • 3% per i forfettari nei primi 5 anni di attività.