Il quinto giorno di consultazioni si è concluso senza progressi significativi. All’inizio della settimana, il presidente Emmanuel Macron ha escluso la nomina a Matignon di Lucie Castets che era l’opzione della coalizione di sinistra. A circa due mesi dalle elezioni legislative in Francia, il governo dimissionario di Gabriel Attal è entrato nel suo 45esimo giorno. Non c’è ancora un nuovo esecutivo all’orizzonte. In questa situazione di stallo politico, la maggior parte dei francesi non ha più fiducia in Macron, che potrebbe avere difficoltà a nominare un governo capace di soddisfare le loro aspettative.

Le consultazioni in Francia del 29 agosto 2024: per Macron non si sblocca la situazione

Le consultazioni politiche all’Eliseo proseguono, dopo il fallimento del primo giro di colloqui. Emmanuel Macron sta ricevendo nuovamente i leader e gli esponenti politici per un secondo round, con l’intento di escludere le forze estreme, come La France Insoumise di sinistra e il Rassemblement National di destra, dal nuovo esecutivo. Il presidente punta a formare una coalizione basata sui centristi del campo presidenziale. La situazione è sempre più complessa e con pochi margini di manovra.

La France Insoumise di Jean-Luc Melenchon non è stata invitata al nuovo round di colloqui, il che ha portato i loro alleati ecologisti, comunisti e socialisti a disertare le consultazioni all’Eliseo. All’interno del Partito Socialista cresce la divisione, con un’ala favorevole a scendere a compromessi e discutere con Macron. I Repubblicani, insieme ad altre forze centriste, hanno partecipato ai colloqui di ieri. Hanno già dichiarato di non voler entrare a far parte del nuovo governo ma di essere disponibili a offrire un appoggio esterno.

Nella giornata di oggi il presidente francese ha ricevuto diversi rappresentanti regionali: la socialista Carole Delga e il centrista Renaud Muselier. Delga ha sostenuto che sarà nominato un premier di sinistra mentre Muselier favorisce un nome del centrodestra.

Macron perde la fiducia della maggioranza dei francesi

L’attuale situazione aumenta la pressione politica. Oltre alla nuova legge finanziaria, il prossimo esecutivo dovrà occuparsi di diverse materie tra cui l’emergenza abitativa e le riforme di giustizia e sanità. Il governo dimissionario di Attal sta lavorando su un possibile taglio dellle spese destinate al lavoro e all’occupazione per indicare la strada al nuovo esecutivo.

Lo stallo politico sta compromettendo l’immagine di Emmanuel Macron. Secondo un sondaggio di Odoxa-Backbone per Le Figaro, il 66 per cento dei francesi sostiene che Macron sia il principale responsabile dell’assenza di un nuovo governo. Poco più del 50 per cento pensa che il presidente abbia ragione a rifiutare la nomina del governo di sinistra.

Il sondaggio indica che il 74 per cento dei francesi non si fida del presidente per la formazione di un governo che soddisfi le loro aspettative. La sfiducia è particolarmente alta tra i sostenitori del Rassemblement National (89 per cento) e di La France Insoumise (86 per cento). Anche tra i socialisti e gli ecologisti, oltre l’80 per cento condivide questa mancanza di fiducia. Perfino tra gli elettori dei Repubblicani, il 58 per cento ha espresso riserve su Macron.

Il presidente francese si recherà in Serbia nella giornata di oggi per una visita di due giorni. Durante la visita è prevista la vendita di dodici aerei caccia francesi Rafale al paese.