Chi era Luigi Surdich? Causa morte e carriera dell’intellettuale di Genova
Il mondo accademico piange la scomparsa di Luigi Surdich, stimato docente di Storia della Letteratura Italiana all’Università di Genova. Figura di spicco nella cultura genovese, Surdich viene ricordato per la sua intelligenza acuta, la grande preparazione e l’umanità. La sua morte è avvenuta il 28 agosto 2024, la causa del decesso non è stata resa nota.
Chi era Luigi Surdich?
Dopo l’addio al fratello Francesco, storico di grande fama, anche Luigi Surdich, per quarant’anni professore di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere, ci ha lasciati. Considerato uno degli intellettuali più influenti di Genova, era un grande appassionato della letteratura del Duecento e del Trecento, con una particolare predilezione per Boccaccio, ma era attratto anche dalla letteratura del Novecento.
La sua carriera accademica e la sua vita personale si intrecciano in modo singolare: da giovane profugo istriano, appena arrivato all’Università, trovò sul documento necessario per il suo impiego la firma di Giorgio Caproni, poeta legato a una dipendente del padre. Da quel momento, nacque una corrispondenza epistolare con Caproni, che negli anni Settanta arrivò perfino a fargli visita a casa sua, in via Robino.
Qualche anno dopo, Surdich pubblicò un approfondito saggio sulla poesia di Caproni, che il poeta apprezzò moltissimo. Dopo la morte di Caproni, Surdich scrisse un suo profilo, con prefazione di Antonio Tabucchi, che dal 1978 insegnava Letteratura Portoghese a Genova. Insieme a Tabucchi, Nicola Pasero, Enrico Fenzi e Margherita Lecco, Surdich fondò nel 1977 la rivista “L’immagine riflessa”, caratterizzata da un approccio interdisciplinare nello studio della letteratura. Tra le sue opere, oltre ai numerosi saggi classici, spicca “Il calcio è poesia”, un libro originale pubblicato nel 2006 e curato insieme ad Alberto Brambilla.
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