La guerra tra Russia e Ucraina prosegue su due fronti distinti. Mosca non è ancora riuscita a respingere l’incursione ucraina a Kursk, tuttavia, le truppe russe continuano l’offensiva nell’Ucraina orientale. In un momento significativo del conflitto in corso, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che presenterà presto un piano di pace al presidente statunitense, Joe Biden. Il Cremlino, però, non ha intenzione di porre fine alla sua “operazione militare speciale” e ha prontamente respinto le dichiarazioni di Zelensky.
Il piano di pace di Zelensky, la Russia determinata a proseguire la guerra in Ucraina
Pochi giorni fa, il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha compiuto una visita storica in Ucraina, segnando la prima volta che un premier indiano ha visitato il paese dalla sua indipendenza dall’Urss nel 1991. L’obiettivo di Modi era promuovere il dialogo e favorire gli sforzi di pace tra le parti in conflitto. Pur mantenendo stretti legami con Mosca e non aderendo alle sanzioni occidentali contro la Russia, Modi si propone ora come un potenziale mediatore nei futuri negoziati.
Kiev ha una priorità chiara: ottenere una “pace giusta” alle sue condizioni. Questo obiettivo è stato recentemente ribadito anche da un consigliere di Zelensky, che ha dichiarato che l’offensiva a Kursk è stata progettata per spingere Mosca ad impegnarsi in colloqui equi e giusti.
Volodymyr Zelensky ha parlato martedì 27 agosto ad un forum, affermando che presenterà il prossimo mese un “piano di vittoria” a Joe Biden e ai suoi potenziali successori, Kamala Harris e Donald Trump. Secondo il presidente ucraino, il successo del piano dipende in gran parte dall’amministrazione statunitense.
Dall’inizio dell’incursione a Kursk, Mosca ha ribadito più volte che non è il momento di avviare colloqui di pace. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che la Russia condivide la posizione del primo ministro indiano Modi su una soluzione pacifica ma ha aggiunto che attualmente non ci sono le basi per avviare negoziati. In risposta alle recenti dichiarazioni di Zelensky, la Russia ha nuovamente escluso questa possibilità.
L’offensiva russa nell’Ucraina orientale
Mentre la Russia è sotto attacco nella regione di Kursk, prosegue la sua offensiva nella regione di Donetsk con l’obiettivo di conquistare Pokrovsk, un’importante località di rifornimento e linea di difesa per le forze ucraine. Secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass, le forze di Mosca continuano ad avvicinarsi a Pokrovsk e hanno già conquistato Komyshuvakha, situata a 35 chilometri dalla città.
Gli attacchi ucraini
I droni ucraini hanno incendiato serbatoi di petrolio nel deposito di Glubokinskaya, situato nella regione russa di Rostov. Questo attacco si aggiunge all’incendio che da dieci giorni sta devastando un altro deposito nella stessa zona. Nel frattempo, il governatore della regione di Belgorod ha confermato le segnalazioni di tentativi di attraversamento del confine da parte delle forze ucraine. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che, sebbene la situazione al confine sia difficile, è comunque sotto controllo.