In Veneto e in Campania non si voterà prima del 2025, ma le candidature per i possibili successori di Luca Zaia e Vincenzo De Luca già agitano la maggioranza di centrodestra. Due regioni strategiche a cui nessuno degli alleati sembra voler rinunciare tanto che Forza Italia ha già tentato la fuga in avanti in entrambe le regioni, infastidendo Lega e Fratelli d’Italia intervenuti immediatamente a frenare l’alleato Antonio Tajani.

Elezioni regionali Veneto 2025: i possibili candidati per il dopo Zaia

In Veneto si andrà alle urne nel 2025, ma il tema della successione alla presidenza del leghista Luca Zaia già fa litigare gli alleati. Un tema caldissimo perché tutti vogliono ‘conquistare’ la regione e la Lega non vuole perderla dopo averla governata per tre mandati consecutivi.

Il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, nelle scorse ore – un po’ per strategia un po’ forse per innervosire l’alleato Salvini – ha fatto uno scatto in avanti proponendo la candidatura di Flavio Tosi, ex leghista, ex sindaco di Verona che oggi siede in Parlamento con Forza Italia, nelle file del Comitato del Nord.

Un una fuga in avanti che, però, non è piaciuta neanche a Giorgia Meloni che vorrebbe per sé il Veneto, essendo Fratelli d’Italia, il primo partito della regione. La Premier che avrebbe già in mente un possibile candidato, ovvero, il senatore Luca De Carlo.

Elezioni Regionali Campania 2025: chi sarà il candidato del centrodestra?

In Campania, invece, la fuga in avanti l’ha fatta ormai già da tempo l’eurodeputato Fulvio Martusciello che, forte, delle 100mila preferenze ottenute alle Elezioni Europee di giugno ha più volte detto – ribadendolo anche in queste ore – di essere pronto a raccogliere la sfida per conquistare la poltrona di governatore della Campania. Un’autocandidatura che non piace a Fratelli d’Italia che nel ruolo di candidato del centrodestra vorrebbe il viceministro Edmondo Cirielli, forte anche qui del primato regionale.

Calderoli rilancia l’ipotesi terzo mandato: per Zaia e De Luca non è detta l’ultima parola

Nel frattempo qualcuno, come il Ministro Roberto Calderoli, ha ventilato la possibilità che nei prossimi mesi si possa ritornare a discutere dell’eliminazione del limite del terzo mandato per i governatori di regione, questione che riguarda entrambi i governatori uscenti che potrebbero candidarsi nuovamente.

Rispondendo ad una domanda sul Corriere della Sera sulla questione, il Ministro per gli Affari regionali, ha detto:

“Alle elezioni manca un anno, e un anno è lungo. Le cose potrebbero cambiare. Io sono convinto che su questo argomento, qualche riflessione in più andrebbe fatta. Zaia è un asso sul territorio, con un consenso popolare che si avvicina all’80%. Perché rinunciarvi?”

Il superamento del terzo mandato chiuderebbe – per il centrodestra – la partita del Veneto perchè sarebbe improponibile, appunto, non ricandidare Luca Zaia, uno che è sempre stato eletto con percentuali bulgare. Resterebbe aperta, invece, la pratica Campania, dove il centrodestra dovrebbe comunque trovare un candidato importante per sfilare il ‘trono‘ – qualora decidesse di ricandidarsi – al governatore di centrosinistra Vincenzo De Luca.

Un rebus complicato che, però, il centrodestra ha tempo di risolvere, mentre ben più urgente è l’individuazione del candidato alle Elezioni Regionali in Liguria dove si vota, invece, tra poco più di un mese, il 17 e 18 ottobre prossimi.