La manovra di Bilancio 2025 è ancora una pagina tutta da scrivere, ma è già diventata terreno di scontro. A scuotere gli animi tanto della maggioranza che dell’opposizione, in questi ultimi giorni di agosto, c’è il tema delle pensioni e nello specifico, l’ipotesi trapelata di una possibile stretta sul meccanismo delle pensioni anticipate, con una modifica dei tempi delle ‘finestre’ di uscita dal lavoro. Un’ ipotesi che vede la Lega fortemente contraria.

Un altro tema è il pressing di Forza Italia – sicuramente poco gradito al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – per aumentare le pensioni minime.

Stretta pensioni anticipate? No della Lega che poi rilancia con ‘Quota 41’

La Manovra 2025 sarà al centro del vertice a tre di venerdì pomeriggio tra Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Un tavolo a cui i due vicepremier siederanno con le idee chiare in tema di pensioni. Nelle ultime ore, la Lega ha chiarito, con le parole del sottosegretario Claudio Durigon, la sua assoluta contrarietà a qualsiasi riforma delle pensioni anticipate. Nessun allungamento delle finestre a disposizione dei lavoratori che hanno maturato i requisiti per uscire prima dal mondo del lavoro.

Attualmente il sistema prevede che con 42 anni e dieci mesi di contribuzione (un anno in meno per le donne) si possa andare in pensione. Le modifiche allo studio prevederebbero di estendere da 3 a 6/7 mesi la ‘finestra mobile’, ovvero il tempo di attesa tra la maturazione del requisito e il pagamento della pensione. Un’ipotesi che ha messo in agitazione anche le opposizioni e i sindacati che avrebbero già richiesto un incontro con il Governo.

A mettere in agitazione il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, invece, è l’insistenza del suo partito su ‘Quota 41’ ovvero, la possibilità a partire dal 2025 di lasciare il lavoro dopo 41 anni di contributi indipendentemente dall’età.

Pressing di FI per aumentare le pensioni minime

Le grane per il titolare del dicastero dell’Economia però non arrivano solo dalla Lega, ma anche dagli alleati di Forza Italia che sulla questione ribadisce a richiesta di aumentare le pensioni minime (attualmente a 618 euro) per compiere un ulteriore passo verso l’obiettivo di portarle a 1000 euro al mese.

“Portare le pensioni minime a mille euro è un obiettivo di legislatura. Il prossimo anno faremo un altro passo in quella direzione. Siamo a 618 euro”.

E’ la promessa del responsabile dei dipartimenti di FI Alessandro Cattaneo.

Mentre il presidente dei senatori azzurri Maurizio Gasparri sottolinea:

“Per Forza Italia è necessaria un’attenzione alle pensioni minime. Dobbiamo tutelare la fascia anziana e debole della popolazione. Siamo certi che i risultati positivi dell’occupazione, confermino i positivi risultati dell’attuale gestione economica che proseguirà, con la coesione del governo, a produrre effetti positivi per il nostro Paese”.