Per almeno due anni ha tenuto nascosto il corpo della madre Rosanna Pilloni in un congelatore della sua abitazione di Sarroch, nel Cagliaritano. L’obiettivo? Continuare ad intascare la pensione della 78enne, morta, probabilmente, per cause naturali. Ecco chi è Sandro Mallus e di che cosa è accusato dopo che i carabinieri hanno scoperto il suo piano.
Chi è Sandro Mallus, il 54enne di Sarroch che ha tenuto il corpo della madre nascosto in un congelatore per due anni
Stando a quanto riporta Rai News, la svolta sarebbe arrivata nella giornata di ieri, 27 agosto 2024. Dopo aver ricevuto una soffiata, i carabinieri di Sarroch si sarebbero recati a casa di Sandro Mallus e, nel corso di un’attenta perquisizione, avrebbero scoperto il corpo della madre all’interno di un congelatore a pozzetto.
Rosanna Pilloni aveva problemi di salute: il figlio ha dichiarato che sarebbe morta, per cause naturali, nel periodo del Covid. E che, solo a quel punto, avrebbe deciso di nasconderne il cadavere. L’obiettivo? Continuare ad intascarne la pensione.
Vivevano insieme in una situazione di difficoltà e di disagio; il 54enne, su cui ora pendono le accuse di occultamento di cadavere e truffa aggravata ai danni dello Stato, era già noto alle forze dell’ordine, che ora indagano per ricostruire gli ultimi istanti di vita della 78enne.
Sembra che nessuno si sia preoccupato della sua scomparsa: da tempo separata, la donna aveva anche un secondo figlio, che però vivrebbe all’estero. In settimana sulla sua salma il medico-legale Roberto Demontis, incaricato dalla Procura competente, eseguirà l’autopsia.
Non è il primo caso di questo tipo
Casi simili a quello di Rosanna Pilloni si sono già verificati, in passato. Si pensi a quello dell’anziano che nell’estate del 2022 era stato trovato morto, con il corpo avvolto solo da un sacco a pelo, ai margini di un costone di roccia di Castrovalva, una frazione di Anversa degli Abruzzi, nell’Aquilano.
In un primo momento si era ipotizzato che potesse trattarsi di un senzatetto; di una persona che, dopo essersi smarrita, aveva accusato un malore. Al termine di lunghe indagini, la svolta: gli inquirenti erano arrivati a un nome – quello dell’81enne Bruno Delnegro – e avevano iscritto nel registro degli indagati i tre figli e la compagna di una di loro.
Le ipotesi di reato? Soppressione di cadavere, truffa aggravata ai danni dello Stato e indebito utilizzo di carta di credito. Secondo le ricostruzioni, di comune accordo, dopo la morte per cause naturali dell’anziano – che da tempo era allettato -, avevano deciso di disfarsi del suo cadavere, percorrendo 350 chilometri in auto da Trani a L’Aquila. Il tutto per continuare ad intascarne la pensione di circa 3mila euro al mese, per un totale di 60mila euro sottratti all’Inps.
In tre, alla fine, sono stati rinviati a giudizio: due figli e la nuora dell’81enne. Per l’altro figlio è stata chiesta l’archiviazione: da tempo non aveva più contatti con la famiglia.
La vicenda di Pavia
Si tratta di vicende che sconvolgono, come quella dell’autotrasportatore di 50 anni fermato con le stesse accuse per aver tenuto il corpo della madre, morta per cause naturali circa due anni prima del suo ritrovamento, avvenuto nel 2021, all’interno di un armadio della sua abitazione di Buccinasco, a Pavia.
A scoprirlo e a denunciarlo ai carabinieri, la compagna, insospettita dal fatto che, nonostante la mancanza di lavoro legata alla pandemia, l’uomo non mostrasse problemi economici. Ogni mese ritirava i 1700 euro di pensione che spettavano all’anziana, la cui morte non era mai stata dichiarata.