L’INPS ha già stabilito le date per il pagamento dell’Assegno Unico e Universale per i figli per i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2024. Il supporto economico è uno strumento indispensabile per garantire un sostegno finanziario alle famiglie con figli fino al compimento del ventunesimo anno di età, e senza limiti di età per i figli con disabilità. Vediamo insieme quando è previsto il pagamento di settembre 2024.

Assegno Unico: le date di pagamento di settembre 2024

Ora che sono state preannunciate le date per il pagamento dell’Assegno Unico, sarà possibile pianificare le spese familiari, come l’acquisto di libri e materiale didattico, in funzione degli accrediti previsti nei seguenti giorni:

  • 17 settembre 2024
  • 18 settembre 2024
  • 19 settembre 2024

Conoscere le date di pagamento del mese di settembre è particolarmente importante, soprattutto perché settembre segna la fine dell’estate e l’inizio di un nuovo percorso scolastico o lavorativo. Per molte famiglie, questo periodo comporta un aumento delle spese, dai costi scolastici alle attività extracurriculari, passando per l’acquisto di materiali didattici e l’organizzazione della vita quotidiana.

Sapere esattamente quando l’INPS metterà in pagamento l’Assegno Unico permette alle famiglie di pianificare le spese con maggiore tranquillità, riducendo così la pressione economica dovuta all’aumento delle spese legate a questo periodo dell’anno.

Come prepararsi al pagamento di settembre?

Secondo le linee guida dell’INPS, chi ha presentato la domanda o ha aggiornato l’indicatore ISEE entro il 30 giugno 2024, avrà diritto alla somma spettante, inclusi eventuali arretrati. Pertanto, alcune famiglie riceveranno l’importo maggiorato, includendo un bonus non ancora erogato per i mesi precedenti.

Per le famiglie che hanno presentato la domanda dopo il 30 giugno, l’assegno di settembre verrà erogato senza arretrati, ma solo per l’importo mensile corrente. In sostanza, dal 1° luglio 2024, non sarà più possibile ottenere eventuali somme arretrate, ma si avrà diritto solo al contributo economico relativo al mese di settembre.

Modalità di verifica

Le famiglie possono verificare la data di pagamento, l’importo spettante ed eventuali variazioni utilizzando i servizi online INPS, accedendo alla propria area riservata con SPID, CIE o CNS. Inoltre, tramite l’applicazione mobile INPS, è possibile gestire in modo pratico e veloce tutte le informazioni relative all’Assegno Unico, incluse le date e gli importi dei pagamenti.

In alternativa, è possibile contattare il Contact Center INPS al numero verde gratuito 803164 da rete fissa o 06.164.164 da mobile, oppure rivolgersi ai servizi di Caf o Patronati.

Il ruolo dell’Indicatore ISEE tra arretrati e valore dell’importo

L’importo dell’Assegno Unico è direttamente correlato alla situazione economica della famiglia, rilevata attraverso l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Le famiglie con redditi più bassi possono beneficiare di un importo più elevato rispetto a quelle prive di indicatore ISEE o con redditi superiori alla soglia di 45.574,96 euro.

L’INPS riconosce anche le maggiorazioni in via retroattiva per le famiglie che hanno presentato l’ISEE in ritardo, ma comunque entro il 30 giugno 2024.

Tutte le date di pagamento dell’Assegno Unico 2024

Nel messaggio del 20 giugno 2024, l’INPS ha comunicato il calendario dei pagamenti per la seconda metà dell’anno, specificando le date di accredito dell’Assegno Unico. Per chi già ne beneficia e il cui importo non è cambiato, le date stabilite per il secondo semestre dell’anno sono:

  • 17, 18, 19 settembre 2024
  • 16, 17, 18 ottobre 2024
  • 18, 19, 20 novembre 2024
  • 17, 18, 19 dicembre 2024

Sintesi dei punti principali:

  • Le date di pagamento dell’Assegno Unico per settembre 2024 sono il 17, 18, e 19 settembre.
  • Le famiglie possono controllare lo stato del pagamento tramite il sito INPS, l’app INPS Mobile, il Contact Center INPS, o rivolgendosi a Caf e Patronati.
  • L’importo dell’Assegno Unico è determinato dalla situazione economica familiare (ISEE). Le famiglie con redditi più bassi ricevono un importo maggiore, e arretrati sono possibili se l’ISEE è stato presentato in ritardo ma entro i termini stabiliti.