Chi erano i Gabbiani, il gruppo politico di destra da cui Giorgia Meloni ha spiccato il volo? Oggi, 27 agosto 2024, se ne parla di nuovo perché ha fatto riferimento ad esso in una intervista a Repubblica Fabio Rampelli, deputato nonché dirigente di lungo corso di Fratelli d’Italia.
Chi erano i Gabbiani, il primo gruppo politico di Giorgia Meloni
Fabio Rampelli, romano, 64 anni, è un pò anche la memoria storica della destra che ha visto nascere l’astro di Giorgia Meloni, la prima donna premier d’Italia, a cui anche oggi è molto legato. A Stefano Cappellini che lo ha intervistato oggi per Repubblica ha ricordato i tempi di quando era il capo dei Gabbiani e lo chiamavano “il demoproletario”:
“E’ vero, lo facevano per denigrarmi, ma ero soddisfatto del messaggio che passava: quello di una destra solidale che stava dalla parte degli ultimi”
Sta di fatto che a Rampelli è stato ricordato anche quando i Gabbiani affissero a Roma i manifesti con Che Guevara e Pasolini. Una provocazione? è stato chiesto a Rampelli. E questa è stata la sua risposta:
“C’erano anche D’Annunzio e Marinetti. Quei manifesti volevano rappresentare il superamento degli anni dell’odio, il desiderio di costruire una comunità al di là della destra e della sinistra dove si potessero riconoscere i migliori”
I Gabbiani di Giorgia Meloni
E quindi: nel contesto descritto da Rampelli, trent’anni fa, operarono i Gabbiani. La loro storia è stata ripercorsa anche in un libro di Andrea Palladino uscito lo scorso anno: “Meloni segreta”. E in quel volume Silvano Moffa, presidente della Provincia di Roma in quota Alleanza Nazionale nel 1998 (quando una Giorgia Meloni giovanissima, di appena 21 anni, divenne consigliera provinciale), su di loro, ha dato questa testimonianza:
“Il gruppo dei Gabbiani ha una storia incredibile: nascono all’inizio degli anni 90 come seconda generazione dei rautiani. Fanno capo alla sezione di Colle Oppio. Tra loro matura la giovane Giorgia Meloni. Non si distinguevano sotto il profilo delle linee politiche: si distinguevano come gruppo di pressione, nel senso che loro avevano creato la loro enclave, il loro gruppo, che era molto stretto, un po’ settario. Hanno realizzato delle strutture parallele, una organizzazione territoriale importante, hanno incominciato a costruirsi anche un reticolo di rapporti nella società, hanno creato anche luoghi di incontro con qualche ristorante, qualche pub”
Nel 2003, sebbene non fosse stata riconfermata consigliera, Giorgia Meloni divenne leader di Azione Giovani, l’organizzazione erede del Fronte della Gioventù. La lista con cui conquistò quella carica si chiamava “Figli d’Italia” e includeva anche Giovanbattista Fazzolari e Francesco Lollobrigida, oggi rispettivamente senatore e ministro in quota Fratelli d’Italia. Ma, all’epoca, anche loro già con un passato nei Gabbiani.