Andare avanti deciso e senza ripensamenti. Sembrerà strano, ma Matteo Renzi è ancora più convinto che mai. Chi pensava che l’ex Pd e leader di Italia Viva potesse girare l’angolo appena poteva, si sta sbagliando di grosso. Matteo Renzi non molla l’osso e non importa le divergenze che ha avuto, che ha (e avrà) con i Cinquestelle o con lo stesso Calenda, lui va avanti per la sua strada: è più importante battere le destre. Un mantra. Una scelta e la porta fino in fondo.
Sembrerà strano ai più, ma il leader di Italia Viva non sembra voler cambiare la rotta e va diretto sul campo largo senza alcun indugio. E a chi pensava che potesse esserci un ripensamento e un ritorno nella sua casa del Pd, lui stoppa tutto e, durante la trasmissione “4 di Sera” su Retequattro, lancia messaggi chiari: “Non rientro nel Pd. Il Pd ha una sua segretaria che ha delle idee diverse dalle mie, ma su tanti temi si può trovare terreno comune. Schlein ha detto una cosa importante: bisogna superare i veti per stare insieme e battere le destre“.
Campo largo e Matteo Renzi: vado avanti le divisioni ci sono ma non come nel centrodestra
E’ insolito vedere Matteo Renzi comportarsi in questo modo e avere una linea decisa, chiara, senza fronzoli o possibili ripensamenti, tanto che non fa che ribadire da giorni lo stesso concetto: “Le divisioni del centrosinistra sono tante, ma sono ben diverse da quelle del centrodestra. O vogliamo parlare dello ius Scholae? Io sono d’accordo e non è vero come dice la Lega che siamo il Paese che concede più cittadinanze“. Il solito battagliero Matteo Renzi che non lascia nulla al caso e non si concede alcuna sbavatura su quelle che possono essere le sue prossime mosse.
Ha fatto discutere quel concetto sul campo largo, soprattutto a destra. Renzi che è pronto a slegarsi da alcune alleanze che ha col centrodestra in alcuni comuni ha fatto pensare e soprattutto capire che stavolta vuole fare sul serio, tanto che non ha problemi a ribadire un concetto a lui molto caro anzi, sembra proprio che sia il suo nuovo leitmotiv: “Battere le destre è la cosa più importante e uniti davvero si può riuscire in questa situazione”. E poco importa che all’interno dello stesso centrosinistra ci possano essere divisioni e dibattiti su cose quasi all’opposto.
“Agli italiani interessano risposte sulle questioni politiche e le questioni politiche non riguardano chi va bene a chi. Noi abbiamo un problema grande che si chiama stipendi, slari, ceto medio. Su questi temi c’è una proposta alternativa a quella del centrodestra. Lo vedremo“, sicuro del fatto suo e abbastanza convinto di portare a casa una scelta di campo che non modificherà per nessuno motivo.
Renzi ammette che differenze ci sono all’interno dello stesso campo largo ma è sicuro del fatto suo e della possibilità che si possa dialogare e avere un accordo comune sui contenuti. E con estrema chiarezza lo ribadisce: “Ci sono punti in comune, assolutamente. Ma sapendo che c’è una alleanza fra diversi. Se ragioniamo del passato staremo sempre a litigare. Se guardiamo al futuro, c’è un centrodestra che non da risposte agli italiani. Noi non siamo d’accordo, per fare un esempio sull’Autonomia. Quello è un primo tema su cui ci si gioca un pezzo di futuro“.
E i cinque Stelle e soprattutto Giuseppe Conte col quale non c’è sicuramente un gran rapporto? “In questo momento hanno altre questioni su cui sono affaccendati. L’apporto di Italia Viva sarebbe determinante al centrosinistra, anche se ha il 2 per cento. Non si chiedano abiure sul passato e si ragioni sul futuro, Conte e io stesso guardiamo avanti”. Se è davvero così, allora il centrosinistra potrebbe andare lontano e mettere paura all’attuale coalizione di centrodestra.