L’economia, un pò come la matematica, vorrebbe essere, per lo meno nelle sue regole generali, una scienza esatta. Nella politica italiana, in ogni caso, anche i numeri sono un’opinione. Così, nel 2018 una rampante Laura Castelli, all’epoca punta di diamante del Movimento Cinque Stelle e sottosegretaria all’Economia del Governo giallo-verde di Giuseppe Conte, entrava nella storia della comunicazione politica degli ultimi anni zittendo nel corso di una puntata di Porta a Porta l’ex ministro dell’economia del Governo Gentiloni Pier Carlo Padoan con un ‘questo lo dice lei’ che subito divenne il manifesto dell’uno vale uno grillino. Pier Carlo Padoan è un economista di fama internazionale; Laura Castelli, all’epoca, nonostante avesse già raggiunto il suo apice politico, aveva in curriculum solo un periodo di lavoro presso un Caf. E l’argomento che li metteva uno contro l’altro era lo spread che aveva conseguenze per i mutui a famiglie e imprese: cosa scontata e persino intuibile, come spiegava il povero Padoan; del tutto campata in aria, come ribatteva Castelli.

“Questo lo dice lei”: dopo Castelli-Padoan c’è quello Bitonci-Bignami?

Oggi, 27 agosto 2024, un episodio simile a quello che caratterizzò Laura Castelli, l’ha sottolineato il parlamentare di Italia Viva (che insegna economia all’università di Bologna) Luigi Marattin. In un tweet, ha fatto presente che Andrea Bignami, il conduttore di Sky Economia, a un certo punto, ha detto una ovvietà per chi mastica almeno un pò l’economia:

“Beh, del resto è noto che aumentare i tassi di interesse contribuisce ad abbassare l’inflazione”

Ma a questo postulato pacifico si è ribellato Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese del Made in Italy targato Lega:

“Ma va: non è vero! Questa cosa esiste solo nei libri di testo, solo sui banchi di scuola”

Forse no su quelli del Governo?

I dubbi di Marattin sulla politica economica del Governo Meloni

Del resto, quello rilevato oggi da Marattin che ha visto protagonista il sottosegretario Bitonci è solo l’ultimo episodio che gli fa avere un giudizio negativo della politica economica del Governo Meloni. Il 24 agosto, appena tre giorni fa, twittava:

“La politica italiana è quel luogo in cui un Ministro dell’economia può affermare che il nuovo Patto di Stabilità Ue “obbliga a scelte di breve periodo”, anche se la principale novità del nuovo Patto obbliga a definire ora la spesa pubblica per i prossimi cinque anni ed è esattamente l’abolizione delle scelte di breve periodo”

Per la cronaca (e per regolarsi): Giancarlo Giorgetti, il ministro tirato in ballo in questo caso, è laureato in economia aziendale presso la Bocconi.