Per Adli alla Fiorentina mancano soltanto i dettagli, decisa la cifra che percepirà il Milan e lo stipendio che avrà il francese al momento della firma sul contratto che lo porterà a trasferirsi con la formula del prestito con diritto di riscatto.

Adli alla Fiorentina, la cifra al Milan e lo stipendio che percepirà

Adli si avvicina sempre più alla Fiorentina, la cifra che ha convinto il Milan a lasciar andare il centrocampista permetterà ai rossoneri di poter virare su ultimi ritocchi di mercato mentre permetterà al francese di continuare a percepire uno stipendio lauto.

Il centrocampista ormai ex Milan è pronto ad una nuova avventura italiana, approdando in maglia viola per 4 anni con opzione per il 5°: un contratto lungo che inevitabilmente manifesta la volontà della Fiorentina di puntare sul calciatore al di là della formula con cui arriverà.

Adli, infatti, arriva tramite un prestito con diritto di riscatto, diritto che probabilmente sarà esercitato dalla stessa dirigenza viola in futuro. La cifra che otterranno i rossoneri sarà intorno ai 10 milioni di euro, ma andranno limati gli ultimi dettagli.

Non dovrebbero esserci variazioni dal punto di vista dell’ingaggio: il francese percepirà lo stesso stipendio che aveva al Milan e che si aggirava intorno al milione di euro, precisamente 800mila euro netti a stagione.

Un addio inaspettato, visto il legame che il giocatore ha dimostrato più volte con la società e con i colori rossoneri contribuendo da leader dello spogliatoio e da vero professionista anche se spesso non era chiamato in causa per giocare.

Un esempio di professionalità e di serietà che la società ha sempre voluto valorizzare e che i tifosi hanno sempre stimato, prendendolo in simpatia e incoraggiandolo qualora fosse schierato in campo come titolare.

Adli, dunque, si aggiungerà alla schiera di giocatori in entrata per rinforzare la squadra di Palladino in vista della stagione appena cominciata e che il nuovo allenatore dovrà affrontare come vera e propria prova del nove dopo l’ottima esperienza vissuta a Monza.

La scommessa della Fiorentina su Palladino

Arrivato per spinta della dirigenza, Raffaele Palladino non ha saputo dire di no al progetto viola: un incredibile salto di qualità che lo ha portato a prendere il posto del partente Vincenzo Italiano ormai in scadenza di contratto da tempo e che non ha trovato l’intesa per un ulteriore rinnovo – situazione molto simile a quella dello stesso ex allenatore del Monza che ha sentito l’esigenza di cambiare aria.

Il tecnico napoletano ha firmato un contratto di 2 anni, quindi fino al 2026, per guidare la squadra toscana e giocare una buona Conference League ma anche Coppa Italia e campionato dove cercherà di migliorare il posizionamento dello scorso anno.

Un obiettivo non soltanto dalla dirigenza ma dalla volontà dello stesso tecnico determinato a migliorarsi e a riuscire in un’impresa che con il Monza sarebbe stata pressoché impossibile da realizzare nonostante l’ottima esperienza realizzata.

A colmare il gap necessario un mercato incisivo che ha espressamente guidato e voluto lo stesso Palladino, partendo dall’innesto in attacco con Moise Kean, passando per un portiere di spessore come David De Gea e da un centrocampista di prospettiva come Richardson del Reims, fino ad un pupillo cresciuto al Monza come il trequartista Colpani.

Con la partenza dell’attaccante Nico Gonzalez, quindi, Palladino dovrà rivedere lo schieramento tipo della viola e dovrà puntare su nuovi pilastri che guidino la squadra e che diano punti di riferimento importanti. L’addio dell’argentino ha permesso, infatti, alla dirigenza viola di poter agire sul mercato e di equiparare lo sforzo economico fatto inizialmente e volto a migliorare una rosa che doveva essere ricostruire e rifondata visto l’addio di Italiano e la fine di un vero e proprio ciclo.