Proseguono le consultazioni in Francia, oggi 27 agosto 2024, tra le proteste del Nuovo Fronte Popolare dopo l’esclusione dell’esponente di La France Insoumise Lucie Castets da parte del presidente Macron. Il partito di Melenchon ha detto che il 7 settembre si terrà un’imponente manifestazione per chiedere il rispetto dell’esito delle elezioni legislative del 30 giugno e del 7 luglio 2024. Il Nuovo Fronte Popolare non si è presentato alle consultazioni di oggi mentre Macron cerca un nome per Hotel Matignon.

Sono tanti gli scenari che si presentano dopo la scelta di Macron: dalla possibilità di un governo di alleanza nazionale fino alla destituzione del capo di Stato.

Consultazioni in Francia dopo le elezioni del 7 luglio 2024: cosa sta succedendo?

C’è tanta rabbia dopo l’esclusione della 37enne Lucie Castets di ieri sera. Permane la fase di stallo della politica francese mentre Macron continua il giro di consultazioni per trovare una maggioranza che possa favorire la creazione di un nuovo governo. Il Nuovo Fronte Popolare di fronte alla scelta del capo di Stato ha deciso di disertare i colloqui che si sarebbero dovuti tenere oggi. Frustrazione soprattutto nel LFI, il partito di Jean Luc Melenchon che ha convocato una manifestazione per il 7 settembre. L’esponente della sinistra ha detto che la scelta di Macron è un colpo alla democrazia.

Il Nuovo Fronte Popolare ha ribadito più volte che, con 193 seggi conquistati, non ci sono dubbi su chi nominare premier ed accusano Macron di essere antidemocratico. Finanche il Partito Socialista, forza moderata del gruppo, denuncia l’atteggiamento del capo di Stato francese. Il segretario Faure parla di “parodia della democrazia“.

Il commento dei centristi

Gli elettori non hanno votato Lucie Castets, ha affermato ai microfoni dell’emittente BfmTv il ministro dell’Interno Gerald Darmanin ribadendo che nei fatti nessuno ha vinto le elezioni in Francia. Il governo del Nuovo Fronte Popolare non avrebbe possibilità di esistere per più di un giorno, ha il Guardasigili ribadendo che ora è il momento per un “governo di coalizione”:

“Potremmo accordarci su un minimo, ecco cos’è una coalizione, non è perfetta ma permette alla Francia di funzionare, questo volevano i francesi non dando il potere né a Jean-Luc Mélenchon né a Marine Le Pen”

Nelle consultazioni mancheranno Rassemblement National, Le France Insoumise e i Repubblicani di Eric Ciotti.

I quattro scenari: dall’isolamento degli estremismi alla destituzione di Macron. Cosa potrebbe succedere?

Il governo di sinistra non si farà, le consultazioni andranno avanti e la Francia resterà ancora per qualche giorno nell’incertezza più totale. Si tratta di un unicum nella storia della Quinta Repubblica che dopo un mese e due settimane non ha ancora un governo da sottoporre alla fiducia dell’Assemblea Nazionale. Secondo la stampa d’Oltralpe, ci sarebbero almeno quattro possibilità per il futuro del Paese.
Macron potrebbe proporre di formare un governo di unità nazionale ma questa possibilità sfumerebbe per via della rottura con il Nuovo Fronte Popolare dopo la mancata nomina di Castets.

La seconda possibilità è che i macronisti, che hanno raccolto più di 160 seggi, possano allearsi con i Repubblicani. Una soluzione che potrebbe non reggere la prova della fiducia dell’Assemblea Nazionale, in alternativa si potrebbe optare per un governo tecnico o con la destituzione del presidente Macron e l’elezione anticipata di un nuovo presidente.