Sono cinque luoghi impensabili e dove passare un weekend diverso dal solito? Vi consigliamo questi posti bellissimi.
Consigli su dove passare un weekend diverso dal solito
Nella frenesia della vita quotidiana, tra impegni lavorativi, famiglia e la ripetitività della routine, spesso sentiamo il bisogno di staccare la spina e ritrovare una dimensione di calma e novità. Non si tratta solo di fuggire dalla città, ma di cercare un’esperienza che possa davvero rigenerarci e ricaricare le batterie. Spesso cadiamo nella tentazione di tornare nei soliti posti: le città d’arte, le spiagge più famose, o le montagne conosciute. Quindi dove passare un weekend diverso dal solito?
Civita di Bagnoregio, il paese che muore
Iniziamo con un luogo che sembra uscito da un romanzo ed è ideale per un weekend a settembre: Civita di Bagnoregio. Conosciuto come “il paese che muore”, questo borgo laziale arroccato su uno sperone di roccia tufacea è collegato alla terraferma solo da un esile ponte pedonale. Il paesaggio che circonda Civita è di una bellezza spettrale, con profonde vallate che si aprono tra calanchi e dirupi. Passeggiare per le sue stradine è un’esperienza unica: sembra di essere in un altro tempo, in un luogo dove il tempo si è fermato.
Qui, il silenzio è interrotto solo dal rumore del vento e dai pochi turisti che si avventurano fino a questo remoto villaggio. È il luogo perfetto per chi cerca un’esperienza fuori dal comune, un weekend all’insegna della riflessione e del contatto con una natura aspra e incontaminata.
Il Parco dei Mostri di Bomarzo, un viaggio nel surreale
Non lontano da Viterbo, il Parco dei Mostri di Bomarzo è una destinazione decisamente fuori dagli schemi. Questo giardino rinascimentale, creato dal principe Pier Francesco Orsini nel XVI secolo, è popolato da gigantesche sculture in pietra che rappresentano creature mitologiche, mostri spaventosi e figure fantastiche.
Ogni statua sembra raccontare una storia e stimola l’immaginazione di chi la osserva. Il Parco dei Mostri non è un luogo di relax in senso tradizionale, ma è sicuramente un’esperienza che lascia il segno.
Craco, il borgo fantasma della Basilicata
Proseguendo con il tema dei luoghi spettrali, Craco è un’altra meta che promette un weekend fuori dall’ordinario. Questo borgo della Basilicata, abbandonato negli anni Sessanta a causa di una frana, è oggi una città fantasma che conserva intatto il suo fascino decadente. Le case in rovina, le strade deserte e le chiese diroccate creano un’atmosfera suggestiva e un po’ inquietante, perfetta per chi cerca un’esperienza diversa dal solito.
Visitare Craco significa fare un viaggio nella storia recente, in un luogo che è stato set cinematografico per numerosi film, tra cui “La Passione di Cristo” di Mel Gibson. La città fantasma offre anche splendide vedute sulla campagna lucana, con i suoi paesaggi selvaggi e incontaminati. Un’escursione a Craco è un’occasione per riflettere sul passato e sul destino dei luoghi, ma anche per godere di una natura autentica e poco battuta dal turismo di massa.
La Grotta di San Giovanni d’Antro, una chiesa nascosta nel Friuli
Il Friuli Venezia Giulia è una regione ricca di sorprese, e la Grotta di San Giovanni d’Antro è una di queste. Situata nei pressi di Pulfero, questa grotta naturale ospita una piccola chiesa medievale, costruita all’interno di una cavità rocciosa. Per raggiungerla, bisogna affrontare una scalinata di oltre cento gradini, ma la fatica viene ampiamente ricompensata dalla bellezza del luogo.
La chiesa, dedicata a San Giovanni Battista, è un luogo di culto ancora attivo e rappresenta un connubio perfetto tra natura e architettura. L’interno, pur essendo semplice, è incredibilmente suggestivo, con le sue pareti di roccia e l’altare scolpito nella pietra.
Aliano, il paese di Carlo Levi e dei calanchi lunari
Un’altra destinazione poco conosciuta ma estremamente affascinante è Aliano, un piccolo paese della Basilicata che sorge su un altopiano circondato da calanchi, quelle particolari formazioni argillose che danno al paesaggio un aspetto quasi lunare. Aliano è noto soprattutto per essere il luogo dove lo scrittore Carlo Levi fu confinato durante il fascismo, e dove scrisse il suo capolavoro “Cristo si è fermato a Eboli”.
Oltre alla casa museo di Levi, il paese offre un centro storico ben conservato, con le sue case bianche e le strette viuzze che si affacciano su panorami spettacolari. Ma ciò che rende davvero unico Aliano sono i calanchi, un paesaggio che sembra provenire da un altro pianeta. Qui, la natura si mostra in tutta la sua potenza e la sua bellezza, regalando un’esperienza visiva di grande impatto.