Ennesimo fallimento. Ennesima situazione tragica a Gaza e dintorni. Ancora una volta le operazioni di aiuti umanitari delle Nazioni Unite nella zona della Striscia sono state sospese oggi 26 agosto a causa dell’ordine da parte di Israele di evacuare Deir Al-Balah nella zona centrale della Striscia.
Non accadeva da maggio che l’Onu non si fermava per permettere alle persone di avere aiuti necessari per andare avanti e per non morire di fame, ma anche di altre situazioni. A rivelarlo è una fonte dell’Agenzia delle Nazioni Unite che vuole mantenere l’anonimato, ma che ha parlato con alcuni cronisti inglesi e statunitensi che hanno subito riportato la notizia. Una novità drammatica per le tante persone che sono a Gaza e che attendono con ansia ogni giorno l’arrivo dei funzionari dell’Onu che non mancano mai e che fanno parte integrante della guerra anche loro.
Medio Oriente, nonostante la sospensione l’Onu non abbandona del tutto l’area, ma è tutto più complicato
Secondo quanto riferiscono alcune fonti d’informazioni di media americane, dalle Nazioni Unite assicurano che ci sono funzionari in bilico e che, da qualche ora a questa parte sottolineano che “non siamo in grado di lavorare nelle condizioni in cui ci troviamo”, spiegano i media che parlano di notizie di prima mano tramite un importante funzionario dell’Onu che non ha potuto rivelare il proprio nome per pericolo.
I cronisti che sono ancora presenti sul luogo hanno reso pubblico il dialogo drammatico con questo funzionario che, avendo rapporti quotidiani con le persone che soffrono e che vedono i propri famigliari morire ogni giorno, ribadisco e rivelano che “non ce ne andremo da Gaza perché la gente ha bisogno di noi lì“, le parole del dirigente dell’Onu.
“Stiamo cercando di bilanciare le esigenze della popolazione con l’esigenza di sicurezza e protezione del personale delle Nazioni Unite”, ha aggiunto. Dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas a ottobre, l’Onu ha dovuto a volte “ritardare o mettere in pausa” le sue operazioni, “ma mai fino al punto di annunciare concretamente che non può più fare nulla“, come invece sta succedendo ora, ha aggiunto il funzionario. Una situazione davvero incandescente, e ogni giorno non fa che peggiorare con ancora tanti, e troppi bambini che muoiono in mezzo alla strada e sotto le bombe che vengono tirate ogni giorno.