Non sarà Lucie Castets la prossima premier della Francia dopo le elezioni del 7 luglio 2024, a deciderlo è il presidente della Repubblica Emmanuel Macron. La scelta di non nominare la candidata del Nuovo Fronte Popolare è stata presa per tutelare la stabilità istituzionale, ha spiegato il capo di Stato. Il nome di Castets non piaceva ai centristi e alla destra che ha minacciato di votare la sfiducia in caso di nomina.

Adesso bisognerà attendere la reazione del Nuovo Fronte Popolare e il nome del prossimo primo ministro che arriverà a seguito delle nuove consultazioni già domani 27 agosto 2024. Macron aveva indetto un ‘primo giro’ di consultazioni la scorsa settimana.

Macron ‘boccia’ Castets dopo le elezioni in Francia 2024

Il presidente francese Macron ha rifiutato di nominare Castets come primo ministro e ha indetto un nuovo giro di consultazioni con i partiti per superare questa difficile fase politica. Secondo il presidente un governo basato unicamente sulle richieste del Nuovo Fronte Popolare rischierebbe di essere immediatamente bocciato dall’Assemblea. In questo momento la Francia si trova in uno fase di stallo politico: nessuno riesce a raggiungere la maggioranza assoluta in Parlamento, cioè 289 deputati.

La soluzione più logica potrebbe essere un’alleanza tra centro e sinistra che al momento non è reso possibile dalla presenza del partito di estrema sinistra La France Insoumise nel Nuovo Fronte Popolare.

La vittoria della sinistra e la difficoltà a formare un governo

Il NFP, formato dalle forze di sinistra si è imposto alle elezioni ottenendo 193 seggi e ha proposto come primo ministro l’economista trentasettenne Lucie Castets. Seconda l’alleanza di centro di Macron che ha ottenuto 166 deputati, terzo il partito di estrema destra Rassemblement National e i suoi alleati con 142 deputati.

Macron ha avviato venerdì un giro di consultazioni con i partiti. Tuttavia prosegue la fase di stallo e si prolunga il lungo periodo post-elettorale nel quale la Francia non ha ancora un primo ministro. E’ passato oltre un mese e mezzo dal secondo turno delle elezioni anticipate, nell’ultimo mese ogni discorso è stato sospeso per la tregua olimpica.

Sembra che Emmanuel Macron non intenda invitare all’Eliseo i responsabili di La France Insoumise e del Rassemblement National assieme al gruppo parlamentare di Eric Ciotti per le nuove consultazioni.