Lo Ius scholae continua ad essere al centro del dibattito politico estivo. Le recenti dichiarazioni del leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che ha precisato che la riforma non è tra le priorità del Governo, sono state lette come un passo indietro del vicepremier sul tema da molti leader dell’opposizione, soprattutto da Carlo Calenda che ha annunciato sui suoi canali social l’intenzione di portare avanti in Parlamento la battaglia che Forza Italia sembra non voler più combattere.

In ballo non c’è solo il futuro di migliaia di ragazzi nati in Italia da genitori stranieri o residenti in Italia da tanti anni, ma anche la conquista di uno ‘spazio politico’ quello di Centro dei suoi elettori che Tajani punta ‘conquistare’ e Calenda a ‘riconquistare’.

Ius scholae, il passo indietro di Tajani: “Non è la priorità”

Il sorpasso sul tema dei diritti di Carlo Calenda si è consumato in poche ore nella mattinata di oggi, lunedì 26 agosto, con la politica ancora tutta in ferie.

Questa mattina il vicepremier Antonio Tajani in un’intervista a ‘Non stop news’ su Rtl 102.5 è ritornato sulla questione dello Ius scholae, ovvero, la proposta che punta dare la cittadinanza italiana agli studenti figli di genitori stranieri nati in Italia, o, comunque residenti da anni nel nostro Paese, che abbiano completato uno o più cicli scolastici.

Nel farlo il leader azzurro ha smorzato di molto i toni che nei giorni scorsi lo avevano portato ad uno scontro aperto con la Lega e ad essere accusato di ‘inciuci’ con il centrosinistra. Il Ministro degli Esteri ha spiegato che il tema della cittadinanza non sarà al centro del vertice in programma il 30 agosto con gli alleati Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

“Io porrò il tema perché è una questione che va affrontata ma, ripeto, non è la priorità di questi giorni”.

Ha chiarito il segretario di Forza Italia.

La sfida di Calenda: “Lo proporremo noi in Parlamento”

Dichiarazioni che non sono passate inosservate soprattutto al leader di Azione, Carlo Calenda, che ha colto l’occasione per ‘riconquistare’ terreno al Centro annunciando l’intenzione di Azione di proporre lo stesso provvedimento proposto da Forza Italia in Parlamento.

“Tajani ha passato l’estate a spiegare che lo Ius scholae era una priorità per Forza Italia. Alla ripresa dei lavori parlamentari diventa un accessorio.”

Scrive Calenda sui suoi canali social prima di lanciare la ‘sfida’ al leader azzurro.

“Azione proporrà in Parlamento lo ius scholae negli esatti termini richiesti da Forza Italia. Questo balletto sulla pelle di 560.000 ragazzi che studiano nelle nostre scuole è un tantino indecente.”