Il sale inglese, noto anche con il nome di sale di Epsom – dalla cittadina nella quale venne trovato per la prima volta – è un solfato di magnesio eptaidrato. Il fatto che venga definito un “sale” non deve farlo confondere con il cloruro di sodio, il classico sale utilizzato in cucina, in quanto si tratta di un composto totalmente diverso, non solo per la composizione chimica e il sapore amaro, ma anche per gli effetti che ha sull’organismo.
Le modalità di assunzione e utilizzo del sale di Epsom sono svariate e vanno dall’uso per via parenterale, finalizzato a controllare le convulsioni causate da tossiemia gravidica e alla regolazione dei livelli di magnesio nel sangue, all’assunzione per bocca. È quest’ultima, in particolare, ad agire sull’intestino.
Studi scientifici hanno dimostrato che il sale inglese, proprio come il macrogol – principio attivo dell’Onligol macrogol 4000 e di altri lassativi simili – ha un effetto osmotico sull’intestino e, proprio grazie a questo, risulta efficace in caso di stitichezza.
In questo articolo approfondiremo l’argomento, andando a scoprire qualcosa di più sul sale inglese e sulle sue proprietà – intestinali e non solo – e cercheremo di capire quando è possibile assumerlo e quali sono le alternative più valide.
Sale inglese: proprietà
Quando si parla di sale inglese si fa riferimento a un composto formato da ossigeno, zolfo e magnesio. Incolore, inodore e dal gusto amaro, si presenta sotto forma di cristalli e può essere reperito in natura oppure ottenuto in laboratorio.
La presenza di magnesio lo rende un vero amico del nostro organismo, in quanto questo sale minerale svolge un ruolo molto importante nei confronti di sistema nervoso, muscoli e ossa, aiuta a combattere il senso di stanchezza e affaticamento, favorisce la digestione e molto altro ancora. Queste proprietà hanno fatto sì che venisse impiegato anche in ambito medico, per contrastare l’ipomagnesemia e le convulsioni causate da tossiemia gravidica.
Tra le proprietà più importanti del sale amaro – altro nome del solfato di magnesio eptaidrato – rientrano quelle lassative, derivanti dalla sua azione osmotica, le quali lo rendono utile in presenza di stitichezza o in caso di esami o interventi chirurgici che richiedano una particolare preparazione dell’intestino.
Alcuni sciolgono il sale inglese nell’acqua calda prima di immergervisi, al fine di rilassare la muscolatura e ridurre i sintomi infiammatori. È importante tenere presente che, sebbene non abbia effetti collaterali, la reale efficacia di questo tipo di utilizzo non è ancora stata dimostrata.
Sale inglese e intestino: cosa sapere
Focalizziamo ora l’attenzione sull’argomento centrale del nostro articolo: sale inglese e intestino. In che modo questo composto agisce sull’intestino e quali sono i suoi effetti?
Come anticipato, questo composto rientra nella categoria dei cosiddetti lassativi osmotici. Questo significa che, assunto per via orale, raggiunge l’intestino e le sue molecole si legano l’acqua, portando a una distensione delle viscere e a un assorbimento dell’acqua stessa da parte delle feci. Quest’ultimo passaggio fa sì che le feci si ammorbidiscano e, al contempo, aumentino di volume, favorendo la peristalsi, ossia la contrazione della muscolatura presente sulle pareti intestinali.
Grazie a questa classe di lassativi, il soggetto che soffre di stitichezza o necessita di liberare completamente l’intestino è in grado di espellerne tutto il contenuto in modo naturale e senza sforzo.
Può avere effetti collaterali?
Efficace e naturale, il sale inglese non è comunque privo di controindicazioni o possibili effetti collaterali.
Tanto per cominciare, assorbendo grandi quantità di acqua, può portare a squilibri elettrolitici e a un’eccessiva perdita di liquidi. Oltre a questo, se assunto in quantitativi eccessivi o in modo errato – ad esempio in abbinamento a specifici farmaci – può causare crampi e dolori addominali, aumento della sete, ipotensione, debolezza muscolare, nausea e vomito.
Il suo utilizzo è controindicato in soggetti che soffrono di insufficienza renale e malattie cardiopatiche, nonché in persone anziane e in bambini molto piccoli. Anche le donne durante il periodo dell’allattamento dovrebbero prestare attenzione all’assunzione di sale inglese.
Per tutti questi motivi, è sempre fondamentale, prima dell’utilizzo, chiedere consiglio al proprio medico curante e non superare le dosi consigliate.
Stitichezza: alternative al sale di Epsom
I lassativi disponibili in commercio sono numerosi e le alternative al sale amaro certo non mancano.
Rimanendo nell’ambito dei prodotti ad azione osmotica, un’ottima alternativa è fornita dal macrogol, una sostanza inerte, disponibile, a seconda del peso molecolare, nella versione 4000 e 3350, che viene utilizzato all’interno dei lassativi in abbinamento ad altri principi attivi o come unico ingrediente. In questo secondo caso, essendo privo di elettroliti, non compromette l’equilibrio elettrolitico dell’intestino, risultando dunque più delicato rispetto ad altri composti con azione simile e potendo essere utilizzato anche da bambini e anziani, nonché, sotto consiglio e controllo medico, da donne in gravidanaza e in allattamento.
Chi invece cerca un’alternativa non osmotica, può puntare su lassativi stimolanti, di massa o lubrificanti. Ognuno di essi agisce in modo diverso e può presentare specifiche controindicazioni, da valutare con attenzione prima della scelta e dell’utilizzo.
Ti sei mai chiesto come il microbioma intestinale influenza il cervello? La connessione intricata tra il sistema digestivo e le funzioni cognitive è oggetto di crescente interesse scientifico.