Chi è Bruno Arena? Un terribile schianto ha spezzato la vita di Bruno Arena nel pomeriggio di ieri, domenica 25 agosto 2024. Aveva 40 anni ed è risultato fatale lo scontro tra la motocicletta Triumph in sella a cui viaggiava e un’utilitaria Citroën. La tragedia è avvenuta in prossimità dello svincolo che dall’autostrada A18 Messina – Catania consente di arrivare ad Acireale.

I passanti che si sono subito accorti della gravità dell’incidente hanno segnalato l’accaduto al numero unico di emergenza 112. Tuttavia, secondo quanto raccontato dai presenti, i soccorsi avrebbero impiegato circa 45 minuti ad arrivare sul luogo dell’incidente. Un lasso di tempo troppo elevato per prestare l’assistenza necessaria al motociclista, le cui condizioni erano apparse fin da subito disperate.

Quando il personale sanitario è infatti arrivato sul posto, non ha potuto fare nulla se non constatare il decesso dell’uomo.

Chi è Bruno Arena: la ricostruzione dell’incidente

La tragedia si è verificata ieri, domenica 25 agosto 2024, nel tratto dell’autostrada A18 tra gli svincoli di Giarre e Acireale in direzione Catania. Erano all’incirca le ore 17:30.

Bruno Arena stava viaggiando in sella alla sua motocicletta Triumph di grossa cilindrata, quando, per cause ancora in corso di investigazione, si è scontrato violentemente contro un’automobile Citroën.

È possibile che la vettura abbia cambiato la propria posizione senza accorgersi dell’arrivo del motociclista. Questa manovra non avrebbe dato il tempo al 40enne di modificare la propria traiettoria o limitare la velocità in modo da impedire l’impatto.

Si tratta tuttavia di una prima ipotesi fornita dagli agenti di polizia stradale chiamati a fare luce sulla dinamica esatta. Si avranno maggiori conferme solo con l’analisi di tutti gli elementi della vicenda, compresa l’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e le dichiarazioni di possibili testimoni.

Quale che sia la causa, lo schianto è avvenuto con estrema violenza. Come affermato da alcuni testimoni, l’impatto ha fatto sì che Bruno Arena finisse incastrato al di sotto dell’automobile. È stato fin da subito chiaro che si trattasse di un incidente molto grave e pertanto è stato lanciato l’allarme con la richiesta di intervento dei sanitari del 118. Il traffico si è subito paralizzato.

Il ritardo dei soccorsi

Alcuni degli automobilisti in transito sono scesi dalle proprie vetture per prestare i primi soccorsi. Tra essi vi erano due infermieri, una ragazza istruttrice BLSD di primo soccorso.

Il gruppo ha dapprima estratto il 40enne da sotto il veicolo quattroruote. I due infermieri hanno pertanto iniziato a mettere in atto il massaggio cardiaco in modo da riattivare le sue funzioni vitali. Poco dopo a loro si è aggiunto un medico del Pronto soccorso del Cannizzaro in quel momento non in servizio.  

Si sono dati il cambio ogni due minuti in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, ma purtroppo nessuno di loro aveva con sé alcuna strumentazione tale da rianimare il motociclista.

Nel frattempo sull’arteria autostradale si è creato un notevole ingorgo, che avrebbe anche ritardato l’arrivo sul posto dell’ambulanza.

Per superare questo ostacolo, è quindi stato attivato un mezzo di elisoccorso. Ci sono voluti però circa 45 minuti prima che i primi soccorsi del 118 arrivassero sul posto. Si è presto capito che non c’era più niente da fare. Bruno Arena è stato dichiarato morto poco dopo l’arrivo dell’elicottero e delle due ambulanze di supporto.

Il ricordo degli amici

La tragica notizia si è preso diffusa sui social. In tanti hanno voluto dedicare un pensiero d’affetto alla sua famiglia. Bruno Arena lascia la moglie e due figli ancora in tenera età. Viveva a Catania, dove da tempo era il titolare del Bohème Mixology Bar, un locale molto gettonato per aperitivi e cocktail nel centro della città siciliana.

Gli amici sono rimasti increduli davanti alla sua improvvisa scomparsa. Uno di essi ha voluto ricordarlo tramite un messaggio di saluto sui social. Ha evidenziato come Bruno avesse sempre un sorriso sincero sul suo volto e che ricalcasse la bontà d’animo di suo padre. Il 40enne era una persona sempre positiva e la sua presenza rendeva l’ambiente sempre più spensierato e gioioso.