Proseguono serrate le indagini per ricostruire cos’è accaduto al veliero Bayesian, naufragato a mezzo miglio da Porticello, nel Palermitano, domenica scorsa: il comandante James Cutfield, neozelandese, è stato iscritto nel registro degli indagati. Ecco cosa ne sappiamo.
Chi è James Cutfield, il comandante del Bayesian indagato per naufragio
L’uomo, di 51, era già stato ascoltato una volta. Ieri, 25 agosto 2024, gli inquirenti lo avrebbero reinterrogato, soffermandosi, in particolare, sulle testimonianze degli ospiti del veliero di cui era al comando e del resto dell’equipaggio, anche dopo l’acquisizione delle immagini del robot subacqueo inviato sul fondale dove il Bayesian giace da quando è naufragato.
Da chiarire se, al momento dei fatti, i portelloni dell’imbarcazione fossero aperti e in che posizione si trovasse la deriva. L’ipotesi, infatti, è che la nave abbia imbarcato acqua e si sia inabissata da poppa. Altrimenti, sostengono gli esperti, non sarebbe mai affondata. Anche in condizioni estreme come quelle di domenica, quando una tromba d’aria si è abbattuta all’improvviso sulla costa palermitana, travolgendo il veliero.
In sette non ce l’hanno fatta. Tra loro, anche il magnate britannico Myke Lynch, da poco scagionato dalle accuse che il colosso HP gli aveva mosso dopo aver acquisito la sua azienda informatica Autonomy, rimproverandogli di averne “gonfiato” il valore (falsificando le vendite). Una vittoria seguita a ben 13 anni di dispute legali che nel momento in cui è morto l’uomo, 57 anni, stava festeggiando insieme ad amici e parenti.
Tra le vittime, anche la figlia 18enne Hannah, che si era da poco diplomata. Poi l’avvocato Chris Morvillo e sua moglie Neda; il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e sua moglie Anne Elizabeth e il cuoco di bordo, Recaldo Thomas. 15, invece, i sopravvissuti. Dopo essere stati convocati come persone informate sui fatti, molti hanno ricevuto il via libera per lasciare l’Italia.
Le questioni da chiarire sul naufragio
Sui social c’è chi inneggia al “complotto“, sostenendo che il naufragio sia stato archittetato da qualcuno per vendicarsi di Lynch, il cui socio Stephen Chamberlain sarebbe morto, sempre a causa di un incidente, lo scorso giugno.
Non una coincidenza, insomma. Come non lo sarebbe, secondo degli utenti, il naufragio avvenuto a maggio del 2023 sul Lago Maggiore, in cui persero la vita quattro persone, di cui alcuni membri dei servizi segreti italiani. Si tratta di teorie infondate.
Che trovano terreno fertile nell’alone di incertezza che per ora avvolge il caso. Cutfield risulta indagato per naufragio e omicidio plurimo. Non si esclude, però, che anche altre persone possano a breve ricevere un avviso di garanzia (o l’abbiano già ricevuto): oltre al suo vice, anche il marinario che era in plancia quando si è scatenato il temporale e che quindi, secondo le ricostruzioni, avrebbe dovuto dare l’allarme.
Delle persone che sono riuscite a salvarsi, tante apparterrebbero all’equipaggio. Dei passeggeri si è salvato invece solo chi si trovava nel posto giusto al momento giusto, cioè fuori dalle cabine, forse perché spaventato dall’inclinazione raggiunta dalla nave (e non perché avvisato del pericolo). Gli altri sono rimasti bloccati: l’acqua li ha sorpresi all’interno delle loro stanze, impedendogli di uscire.
Nelle prossime ore dovrebbero cominciare le autopsie sui loro corpi. Poi gli stessi saranno riconsegnati alle famiglie, che ora aspettano verità e giustizia. La loro storia ricorderà a molti quella dei passeggeri del sottomarino Titan, che a giugno del 2023 è imploso durante un “giro turistico” nei pressi del relitto del Titanic, nell’Oceano Atlantico. Ne parlavamo in questo articolo.