Non solo Hamas nel sud e gli Houthi nel Mar Rosso, Israele nella guerra in Medio Oriente dovrà tenere testa anche ad un suo storico nemico: i miliziani sciiti del Libano appartenenti ad Hezbollah. Cosa ha portato lo Stato ebraico ad attaccare il gruppo paramilitare in via preventiva oggi 25 agosto 2024? Nel corso del mese di agosto Israele ha lanciato diversi attacchi sul territorio libanese colpendo diversi edifici nei quali, secondo le Idf, si nascondevano miliziani di Hezbollah. Stando a quanto emerge dalle parole del premier Netanyahu, Israele avrebbe scoperto un piano del gruppo sciita per un nuovo attacco sventato con l’intervento preventivo odierno.

La nuova escalation di tensione è iniziata quasi un mese fa dopo il lancio di un missile, presumibilmente appartenente al gruppo sciita, che si è abbattuto sulle Alture del Golan uccidendo una decina di persone. I motivi del conflitto decennale con Hezbollah però molto più ‘antichi’.

Perché Israele ha attaccato il Libano oggi 25 agosto 2024

Era solo questione di tempo prima che tra Hezbollah ed Israele scoppiasse un vero e proprio conflitto. Le truppe israeliane nella notte di oggi hanno sferrato un attacco preventivo in Libano per scongiurare gli attacchi di Hezbollah su larga scala. Le Idf hanno invitato la popolazione civile ad allontanarsi dalle aree dove opera l’organizzazione paramilitare.

Soddisfatto il premier israeliano Netanyahu che ha spiegato che l’attacco all’alba è frutto della scoperta di un piano di Hezbollah. Il gruppo stava pensando di attaccare il nord di Israele nel breve periodo. Poco dopo gli attacchi, il ministro della Difesa Gallant ha dichiarato lo stato di emergenza per due giorni.

Quando si è aperto il fronte in Libano?

Dalla sua fondazione nel 1982, grazie al supporto di Teheran, Hezbollah ha sempre combattuto contro Israele dimostrandosi un avversario temibile per le Idf. Dallo scoppio della guerra tra Tel Aviv ed Hamas il 7 ottobre scorso, la milizia sciita ha sempre aiutato il gruppo islamico nella sua guerra provocando disordini nel nord di Israele.

Dopo il presunto attacco di Hezbollah sulle Alture del Golan avvenuto lo scorso 29 luglio, Israele ha deciso di aprire un terzo fronte nella guerra in Medio Oriente. Per un mese sono state colpite basi dei miliziani nel sud del Libano, provocando diversi morti.

La rabbia di Nasrallah: “Israele ha superato tutte le linee rosse”

Il segretario generale degli Hezbollah Hassan Nasrallah ha detto che, con l’attacco di oggi, Israele “si è spinto troppo oltre“. Stando alle parole del numero uno del gruppo paramilitare sarebbero morti diversi civili ed un leader militare. Poi la promessa a Tel Aviv: l’attacco preventivo di oggi avrà una risposta. Finora, stando alle parole di Nasrallah, Hezbollah non ha sferrato un attacco deciso ad Israele per via dei negoziati in corso al Cairo che potrebbero essere decisivi per il cessate il fuoco.

In mattinata, dopo l’attacco preventivo, Hezbollah ha risposto con il lancio di 300 razzi Katyusha. Secondo Nasrallah questa era una strategia per distrarre l’Iron Dome, il sistema di difesa antimissile israeliano. L’obiettivo era quello di colpire la base dell’intelligence militare di Glilot – non troppo lontana da Tel Aviv.