Dov’è Giorgia Meloni? E’ la domanda che molti si stanno facendo da giovedì scorso, 22 agosto, da quando la premier ha abbandonato nottetempo la masseria pugliese che l’ha ospitata nel periodo ferragostano. A oggi, domenica 25 agosto 2024, la risposta rimane un mistero: la presidente del Consiglio ha fatto perdere le tracce e il suo portavoce ha risposto in maniera alquanto stizzita a chi continuava a fargli questa domanda: “E’ in Italia, reperibile per necessità istituzionali, ma questo non significa che debba comunicare in dettaglio gli spostamenti, qusi si trovasse in regime di libertà vigilata o fosse una concorrente del Grande Fratello”. Sta di fatto che l’estate sta finendo, e gli impegni istituzionali faranno risorgere Giorgia Meloni ben presto: il primo consiglio dei ministri potrebbe svolgersi mercoledì, 28 agosto. Il vertice per fare un punto sullo stato della coalizione con Matteo Salvini e Antonio Tajani è annunciato, invece, per venerdì 30 agosto.

Dov’è Giorgia Meloni? Quando ricomparirà la premier

E’ vero che Giorgia Meloni ha fatto perdere le tracce di sè giovedì notte, un comportamento non consueto per i leader di governo occidentali che anche in vacanza continuano, oltre a tenere il telefono acceso, a dare traccia di sè. Ma è presumibile che in queste ore di black-out pubblico la premier italiana stia mettendo a punto l’agenda del ritorno alla politica e a Palazzo Chigi. Dalla cittadinanza alla prima legge finanziaria da far quadrare con le nuove regole europee, i temi non mancano. Dal suo cerchio magico, la Giorgia nazionale ha fatto filtrare già il suo pensiero: “Voglio portare a termine la legislatura, ma non mi faccio logorare: non starò a Palazzo Chigi a scaldare la sedia”. All’orizzonte ci sono anche tre appuntamenti elettorali importanti: quelli delle regionali in Liguria, Umbria e Emilia-Romagna.

Quali sono i temi da affrontare subito

Ma quali sono i temi caldi dell’agenda del centrodestra alla ripresa post-ferragostana? In primis c’è quello della cittadinanza. La proposta di Forza Italia di riformare la legge oggi in vigore all’insegna dello ius scholae ha infastidito Fratelli d’Italia e Lega. Anche se alcuni sospettano che quella di Antonio Tajani non sia stata altro che una mossa propagandistica buona, in futuro, anche per farsi considerare quirinabile, dato che, come facilmente immaginabile, ha trovato proseliti tra le fila del centrosinistra.

Altro argomento caldo, sulla scorta dell’attenzione rivolta in queste settimane estive alle condizioni delle carceri sarà poi quello della Giustizia. Il Guardasigilli Carlo Nordio presenterà un piano a Mattarella per alleviare il problema del sovraffollamento ma, nello stesso momento, Forza Italia punta sulla possibilità di accedere al regime di semilibertà e ora spinge anche per modificare la legge Severino.

Last but not least, c’è poi il nodo-Rai: dopo settimane di tensioni, sulle nuove nomine di viale Mazzini è ancora stallo. Ma il Senato ha già fissato il voto sui due membri del cda al 12 settembre.