Uno dei temi più caldi degli ultimi giorni è certamente il caso Jannik Sinner. L’altoatesino era risultato positivo al doping per un farmaco usato durante Indian Wells ma è stato ritenuto innocente dalla dall’agenzia internazionale per l’integrità del tennis (ITIA). Per questo motivo non è arrivata nessuna squalifica, ma solo la detrazione dei punti ATP vinti nel torneo. A livello mentale, comunque, non è certamente una situazione semplice per diversi motivi. Intanto perché la Wada (L’agenzia mondiale anti doping) può fare ricorso sull’accaduto entro il 6 settembre e se dovesse decidere di impugnarlo, allora Jannik Sinner dovrà difendersi anche al Tas di Losanna. Inoltre stanno arrivando – come previsto – vari commenti dei suoi colleghi. Da Berrettini e Tiafoe che hanno preso le difese di Sinner, fino a Kyrgios e Alcaraz e Djokovic in conferenza stampa.
Sinner innocente: i commenti di Kyrgios e Shapovalov
L’innocenza di Jannik Sinner è arrivata per un motivo chiaro: si è infatti capito che la sostanza trovata nel corpo del giocatore italiano era arrivata attraverso un farmaco usato dal suo fisioterapista per curarsi una propria ferita sul dito. Durante un massaggio, dunque, ha contaminato il corpo del tennista che aveva delle ferite e escoriazioni aperte. Alcuni colleghi di Sinner ci sono andati giù pesanti come Kyrgios che non crede all’innocenza del giocatore italiano:
“Ridicolo, che sia stato accidentale o pianificato. Sei risultato positivo in due test a una sostanza (steroide) proibita… Dovresti stare lontano dai campi per 2 anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi… Sì, bella“.
Anche Shapovalov non ci è andato giù morbido sul caso Sinner:
“Regole diverse per giocatori diversi. Non riesco a immaginare cosa stiano provando in questo momento tutti gli altri giocatori che sono stati squalificati per sostanze contaminate“.
Al contrario, giocatori come Matteo Berrettini hanno preso le difese di Sinner. Ovviamente il tennista romano è un amico dell’altoatesino e lo conosce bene, per questo ha raccontato di averci parlato.
Sinner innocente: i commenti di Alcaraz e Djokovic in conferenza
Carlos Alcaraz e Novak Djokovic sono rimasti più distanti sulla vicenda, non schierandosi da nessuna delle due parti. Entrambi hanno infatti parlato in conferenza stampa prima dello US Open. Lo spagnolo ha detto:
“Io credo in uno sport pulito ma non so abbastanza della vicenda. Credo che ci siano degli aspetti che noi non sappiamo di tutta vicenda, ma se lasciano giocare Jannik un motivo ci sarà, hanno detto che è innocente. Sicuramente è un momento complicato per lui. Questo è tutto quello che so e quello di cui posso parlare”.
Il serbo ha invece parlato anche della sua associazione creata qualche anno fa:
“Sono i casi come quello di Sinner il motivo per il quale abbiamo fondato la Ptpa, che sostiene sempre protocolli equi, protocolli chiari per approcci standardizzati a questo tipo di casi. Capisco che la frustrazione dei giocatori sia dovuta alla mancanza di coerenza. Da quanto ho capito, il suo caso è stato risolto nel momento stesso in cui è stato annunciato. Penso anche che siano passati cinque o sei mesi da quando la notizia è stata portata a lui e alla sua squadra. Ci sono molti problemi nel sistema. Vediamo la mancanza di protocolli standardizzati e chiari, quindi posso capire i sentimenti di molti giocatori che si chiedono se vengono trattati allo stesso modo. Speriamo che gli organi di governo del nostro sport siano in grado di imparare da questo caso e avere un approccio migliore per il futuro. Penso che collettivamente ci debba essere un cambiamento, e penso sia ovvio”.