Il caso della querela che il Generale Roberto Vannacci ha indirizzato verso Pierluigi Bersani può essere risolto con delle scuse pubbliche? E’ la possibilità che sta prendendo piede oggi, sabato 24 agosto.
Vannacci – Bersani, l’ora delle scuse dopo la querela?
Il Generale Roberto Vannacci, ha dichiarato “di essere disponibile a chiudere la vicenda da cui è scaturita la condanna dell’onorevole Bersani per diffamazione nei miei confronti se egli riterrà di formulare scuse pubbliche per il linguaggio utilizzato”. La vicenda fa riferimento a quando l’ex segretario del Partito Democratico ha rivolto l’epiteto di “coglione” all’autore de “Il mondo al contrario” nel corso di un intervento alla Festa dell’Unità di Ravenna di un anno fa. Ma certo: sembra un pò un paradosso considerati i giudizi discriminatori dell’europarlamentare della Lega con i quali è costantemente al centro dell’attenzione mediatica.
Il tweet di risposta di Bersani
Sta di fatto che a questa proposta di Vannacci, Pierluigi Bersani ha risposto picche. Anzi, tramite il suo profilo su X, l’ex ministro ha rilanciato:
A questo punto, la questione sembra davvero destinata a essere risolta solo davanti a un giudice. Del resto, Bersani aveva già chiarito:
“Sulla querela del Generale andrò fino in fondo. Voglio andare al processo. La mia domanda, ancorché in forma scherzosa ed evidentemente non diretta a offendere Vannacci ma a criticare le opinioni che esprime, era e resta vera e sostanziale: se cioè qualcuno, per di più con le stellette, possa definire anormali degli esseri umani, racchiusi in un categoria, senza che questo venga considerato un insulto e non una constatazione. Se nell’anno di grazia 2024 si decidesse che è possibile, ci sarebbe di che preoccuparsi”