Sono giorni difficili per l’Indonesia, sono in corso proteste violente da parte dei cittadini nelle principali città dello Stato asiatico. Il motivo? Una riforma elettorale considerata pericolosa per la tenuta democratica del Paese: la proposta è stata fatta dagli alleati del presidente uscente Widodo – in particolare dal ministro della Difesa e presidente eletto Prabowo Subianto – e favorirebbe un successore designato dall’attuale capo di Stato. La votazione sull’abrogazione della legge da parte del Parlamento, richiesta con una mozione d’urgenza, è stata rimandata a causa dell’assenza di deputati necessari a formare il quorum.

La riforma ‘truffa’ consentirebbe agli under 30 di partecipare alle elezioni regionali. Una legge ad personam voluta da Widodo per il figlio 29enne Kaesang Pangerap. Alcuni degli articoli della riforma sembrano svantaggiare i partiti più piccoli e con meno seggi a favore di Widodo e dei suoi successori. A riguardo si è espressa anche la Corte Suprema indonesiana: dopo la sentenza del 21 agosto è stata eliminata una norma che prevedeva l’obbligo per un partito di avere almeno il 20% dei seggi in un’Assemblea legislativa locale per presentare un candidato.

Perché ci sono proteste in Indonesia?

La paura per la creazione di una dinastia politica e per il futuro dell’opposizione hanno spinto i cittadini indonesiani a scendere in piazza contro Widodo negli scorsi giorni. Nelle principali città migliaia di manifestanti si sono radunati nelle piazze scandendo slogan contro il presidente al potere da dieci anni. Ci sono stati anche violenti scontri con le forze dell’ordine: ci sono stati attimi di tensione ieri all’esterno del parlamento, quando un gruppo di manifestanti è stato visto tentare di buttare giù i cancelli.

I giornali indonesiani hanno detto che la polizia si è scontrata anche con i manifestanti che si erano radunati in altre grandi città come Padang, Bandung e Yogyakarta. Ora il timore è che possa esserci una crisi politica in Indonesia.

I tentativi di Widodo di favorire i figli e la visita di Papa Francesco

Già in occasione delle ultime elezioni presidenziali in Indonesia tenutesi il 14 febbraio 2024, l’Assemblea aveva approvato una legge che ha consentito a Gibran Rakabuming Raka – figlio di Widodo – di diventare vicepresidente. Anche in quel caso non sono mancate proteste all’indirizzo del capo di Stato accusato di voler mettere membri della sua famiglia alla guida del Paese. La riforma che favorirebbe Kaesang Pangerap arriva pochi mesi prima delle elezioni locali in Indonesia.

Il prossimo 2 settembre sarà una data fondamentale per il Paese asiatico dato che ci sarà il viaggio apostolico di Papa Francesco. Per quella data sarà importante garantire la sicurezza in tutto il Paese, non si esclude pertanto che la visita del Santo Padre possa accelerare il processo di abrogazione della riforma. Ad ottobre inoltre ci sarà l’insediamento dell’ex rivale ed oggi alleato di Widodo, Prabowo Subianto.