Blake Lively è al centro di polemiche riguardo il suo ruolo nella promozione del film “It Ends with Us”, un adattamento del romanzo di Colleen Hoover che esplora il tema della violenza domestica. Il film, uscito negli Stati Uniti il 9 agosto, racconta la tormentata relazione tra Lily Bloom, interpretata da Lively, e il neurochirurgo Ryle Kincaid, interpretato da Justin Baldoni.
Blake Lively e il tema della violenza domestica
Nonostante il film tratti un argomento serio, la campagna promozionale, di cui Lively è sia protagonista che produttrice esecutiva, ha sollevato critiche. Alcuni fan hanno espresso delusione, sostenendo che la promozione del film non affronta adeguatamente il tema della violenza domestica e si concentra invece su aspetti superficiali.
Durante il tour promozionale, Lively ha messo in risalto elementi come moda e tendenze, suscitando il malcontento di molti utenti sui social. In particolare, l’invito dell’attrice a “chiamare gli amici, indossare abiti floreali e andare a vedere il film” è stato percepito come poco in sintonia con il serio contenuto del film. Inoltre, Lively ha apparentemente integrato la promozione dei suoi brand personali, sia di bevande che di prodotti per capelli, e ha dato ampio spazio alla promozione del nuovo film del marito, Ryan Reynolds, “Deadpool & Wolverine”, invitando Hugh Jackman all’evento di lancio di “It Ends With Us”.
Tensioni nel cast di “It Ends With Us”?
Nel frattempo, sono emerse voci di tensioni tra i membri del cast. Alcuni fan hanno notato che Justin Baldoni ha promosso il film separatamente dal resto del cast e che non segue Lively, Hoover, o Jenny Slate sui social, nonostante Lively e Hoover ricambino il follow. Secondo Page Six, le tensioni sarebbero iniziate dopo commenti di Baldoni sul corpo post-parto di Lively, mentre l’Hollywood Reporter suggerisce che le divergenze siano dovute a conflitti creativi sul set. Baldoni, durante le sue apparizioni promozionali, ha sottolineato l’importanza del tema della violenza domestica e la sua casa di produzione, Wayfarer Studios, ha stretto una partnership con la No More Foundation per sostenere la causa rappresentata nel film.