Tipica del lago di Como, la torta miascia appartiene alla tradizione povera del territorio ed è fatta semplicemente con pane raffermo ammollato nel latte e impastato con uova, frutta e frutta a guscio, che servivano a dolcificare la miascia in assenza dello zucchero che, in passato, era alla portata di pochi. Un dolce “poco dolce” quindi, che spesso poteva addirittura sostituire un pasto vero e proprio oppure essere servita a Natale o nelle occasioni da celebrare.
Le sue origini sono molto antiche e incerte: c’è chi dice che sia nata a Menaggio, chi a Bellagio e chi a Mandello del Lario. Conosciuta anche come meascia o turta di paisan, prende il suo nome in riferimento al fatto che un tempo veniva preparata durante il giorno della festa del paese e veniva cotta in forni comunitari utilizzando il pane che fino a prima della preparazione era conservato nella tradizionale “panadura”.
Con il tempo e il crescente benessere, la torta miascia si è arricchita di numerose varianti e la si può trovare anche arricchita da scorze di agrumi, polvere di cacao, fichi secchi, liquore e amaretti. Qualunque sia la versione, il risultato sarà sempre una torta morbida e piacevolmente umida.
Patiamo dagli ingredienti
Essendo un dolce povero, la torta miascia nasce dalla necessità di riutilizzare gli scarti della cucina. Per questo gli ingredienti sono semplicissimi e probabilmente già presenti nelle vostre dispense. Ecco quali sono:
- Latte 400 ml
- Pane raffermo 180 gr
- Zucchero 50 gr
- Burro 40 gr
- Uvetta 30 gr
- Farina tipo 00 2 cucchiai rasi
- Uovo 1
- Mela 1
- Pera 1
- Farina di mais fioretto 1 cucchiaio
- Rosmarino
Per quanto riguarda la scelta della frutta, vi consigliamo di optare per una varietà di mele e pere piuttosto dolce, come le mele Red Delicious e le pere Kaiser, che regaleranno alla vostra torta un sapore e un profumo irresistibili.
Se desiderate invece una versione più ricca e golosa di questa torta, potete aggiungere all’impasto 2 cucchiai di cacao amaro in polvere oppure 50 gr di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria. Per una consistenza più rustica l’idea vincente è quella di incorporare all’impasto anche delle mandorle o delle nocciole. Inoltre potete utilizzare al posto dell’uvetta dei fichi o delle albicocche secche, tritati finemente al coltello.
Come si prepara la torta miascia
Preparare la torta miascia non è difficile. Partite prendendo il pane raffermo, spezzettatelo poi finemente con le mani e raccoglietelo in una ciotola capiente. Versateci poi il latte tiepido e mescolate con cura, in modo che il pane risulti perfettamente imbevuto. Lasciate riposare per circa mezz’ora, quindi schiacciate il tutto con una forchetta.
E’ il momento di aggiungere lo zucchero e la scorzetta di limone, tritata finemente. Mescolate per bene, dopodiché incorporate l’uovo e, da ultimo, le farine. A questo punto unite l’uvetta, precedentemente ammollata in acqua e ben strizzata, poi la mela e la pera, entrambe sbucciate e tagliate a dadini.
Versate l’impasto della vostra torta miascia in uno stampo rotondo foderato con un foglio di carta forno e livellate per bene la superficie aiutandovi con una spatola o il dorso di un cucchiaio. Distribuite sulla superficie gli aghi di rosmarino e il burro in fiocchetti, quindi fate cuocere il vostro dolce in forno statico preriscaldato a 180 °C per circa un’ora. Trascorso il tempo di cottura, sfornate e fate raffreddare completamente.
La conservazione
Per gustare la torta miascia al meglio, in tutta la sua ricchezza di gusto e aroma, il consiglio è quello di lasciar raffreddare la torta miascia per tutta la notte: il riposo permetterà ai sapori e ai profumi di intensificarsi ulteriormente. Potete poi conservarla per almeno 3-4 giorni a temperatura ambiente in un contenitore ermetico o sotto una campana di vetro.