Un mese e due settimane fa il Nuovo Fronte Popolare usciva vittorioso dal secondo turno delle elezioni legislative anticipate in Francia. Sembra però che il centrosinistra francese abbia incontrato il primo ostacolo già nel momento successivo alla vittoria alle urne dello scorso 7 luglio: la scelta di un nuovo premier.

Il discorso sulla scelta del primo ministro è stato rimandato per via dell’inizio delle Olimpiadi di Parigi lo scorso 26 luglio. Ora che i Giochi Olimpici sono terminati è necessario darsi una mossa: da domani 23 agosto inizieranno le consultazioni per trovare un nuovo capo del governo. Tutte le forze politiche saranno ricevute ed ascoltate dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron.

Dopo le elezioni in Francia 2024 iniziano le consultazioni per trovare un nuovo premier

Riprende la telenovela per la nomina del nuovo primo ministro francese. Dopo la ‘tregua olimpica‘, il Nuovo Fronte Popolare torna a chiedere al presidente Macron il rispetto della volontà degli elettori e vuole che il capo del governo faccia parte della propria coalizione. In una lettera, i leader del centrosinistra accusano Macron di perdere tempo. In effetti quello di questa estate è un record del quale non andare fieri: nella storia della Quinta Repubblica francese nessun capo di Stato ha impiegato così tanto tempo per nominare un premier.

Resta inoltre la difficoltà all’interno dell’Assemblea nel formare una maggioranza ben definita. NFP e la coalizione presidenziale hanno avuto difficoltà a raggiungere un accordo per via della presenza del movimento di sinistra radicale LFI. Servirebbero 289 seggi per avere la maggioranza assoluta. Ad oggi, tenendo conto che Rassemblement National di Le Pen e Bardella non si alleerà con nessuno, un’alleanza tra centrosinistra e macroniani sembra l’unica strada percorribile.

Il ruolo delle consultazioni

L’ultima spiaggia per dare alla Francia un governo sono le consultazioni che inizieranno domani. L’obiettivo è quello di ricercare una maggioranza più ampia e stabile, come specificato da Macron. Servirà ovviamente la partecipazione di tutte le forze politiche. Lucie Castets, nome caldo della sinistra radicale, sarà ricevuta dal presidente domani mattina alle 10:30 all’Eliseo. Nel pomeriggio sarà il turno dei Repubblicani e poi dei macronisti. L’estrema destra del Rassemblement National, che ha già fatto sapere che non parteciperà a nessun governo di coalizione, vedrà Macron lunedì.

Nelle ultime ore è emerso anche il nome del sindaco socialista di Saint-Ouen-sur-Seine ed imprenditore Karim Bouamrane. La candidatura del 51enne soddisferebbe tanti moderati all’interno del Nuovo Fronte Popolare contrari al nome di Castets.

Il muro di Rn contro Castets

A fare muro su Castets non sono solo gran parte dei macroniani ma soprattutto Rassemblement National. Marine Le Pen, ex presidente del partito di estrema destra e leader dei deputati di RN, ha criticato la partecipazione di Castets alle consultazioni per l’Eliseo e minaccia una mozione di censura. Le Pen si è espressa anche contro la presenza di membri di La France Insoumise e del Partito dei Verdi.