L’incendio che ieri 21 agosto 2024 ha impegnato per diverse ore volontari della Protezione Civile e Vigili del Fuoco al “Pratone” di Cinecittà (Roma) fa sentire anche oggi i suoi effetti. Non soltanto a livello di danni, con diversi residenti che hanno scelto di allontanarsi dalla zona, ma anche della preoccupazione per le condizioni di salute dei quattro soccorritori feriti.

A spiegare come stanno e quali saranno i prossimi interventi chirurgici da affrontare è stato oggi 22 agosto il dottor Giuseppe Spaltro, responsabile del centro grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio dove i quattro feriti sono ricoverati.

Presente sul posto anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che ha promesso maggiore attenzione alla prevenzione degli incendi nella prossima finanziaria regionale.

Incendio a Cinecittà, come stanno i quattro soccorritori ustionati? Le loro condizioni di salute e gli ultimi aggiornamenti

Il giorno dopo l’incendio che ha coinvolto il “Pratone” di Cinecittà, a Roma, si fa la conta dei danni e si cerca di capire il perché dell’ennesimo rogo in quest’estate romana. Le fiamme, divampate nel primo pomeriggio di ieri 21 agosto 2024, sono state spente grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, che però hanno dovuto pagare un conto salato: un vigile è rimasto ferito, così come tre volontari della Protezione Civile.

Le cause dell’incendio sono ancora ignote ed i pm di Roma aspettano le informative delle Forze dell’Ordine e degli stessi Vigili del Fuoco prima di procedere con le indagini. Ma quali sono, però, le condizioni di salute delle 4 persone ferite?

Qui arrivano, purtroppo, brutte notizie: il vigile del fuoco e i tre volontari della Protezione Civile sono in prognosi riservata ed in pericolo di vita. Trasportati d’urgenza all’ospedale Sant’Eugenio, hanno subito ustioni su gran parte del loro corpo e saranno necessari delicati interventi chirurgici per salvare le loro vite.

A spiegarlo è stato il dottor Giuseppe Spaltro, il responsabile del centro grandi ustionati del medesimo ospedale, in un punto stampa tenutosi intorno alle 12 di oggi 22 agosto 2024. Era necessario fare chiarezza anche nel rispetto degli amici e dei familiari che attendono con ansia notizie in merito, così come dei colleghi di lavoro che pure erano al “Pratone” di Torre Spaccata a spegnere l’incendio.

L’analisi del dottor Spaltro non lascia adito a dubbi: la situazione è grave e bisogna intervenire al più presto. Il quadro clinico comunque consiglia anche prudenza, considerando la complessità delle ferite:

Compito nostro è stato il valutare l’estensione e la profondità delle ustioni di tutti e quattro i pazienti. Purtroppo devo dire che tre pazienti sono stati prontamente intubati al Pronto Soccorso: durante l’incidente hanno avuto, e questo è stato confermato anche da un primo esame delle vie aeree, una lesione delle vie respiratorie, probabilmente un danno da inalazione. Per l’estensione delle ustioni, si va da un minimo del 9% ad un massimo purtroppo del 54%: la prossima settimana dovremmo rimuovere tutta la parte necrotica dovuta al danno delle ustioni e coprirla con la cute omologa.

Il pompiere presenta il quadro clinico peggiore (54% di ustioni), mentre dei tre volontari uno ha ustioni sul 19% del proprio corpo ed un altro sul 31%.

Nel frattempo, il Capo Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha in una nota riferito di seguire con attenzione la vicenda:

In queste ore ho sentito ed espresso la più profonda vicinanza al Prefetto Renato Franceschelli – Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco – e al Presidente dell’Associazione di volontariato Giannino Caria, a nome di tutto il Dipartimento della Protezione civile e dell’intero Sistema che, purtroppo, ancora una volta si vede colpito nelle sue eccellenze impegnate nella tutela delle persone e del territorio, azione che viene svolta con grande abnegazione, sacrificio e competenza da tutti i nostri operatori.

Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca sull’incendio a Cinecittà: “I Vigili del Fuoco al lavoro per accertare le cause”

Sul posto è arrivato, poco dopo l’inizio della conferenza stampa dei medici del Sant’Eugenio, anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Un atto dovuto la sua presenza, come ha spiegato lo stesso Rocca: era il minimo che le istituzioni regionali potessero offrire alle persone ferite a causa dell’incendio di ieri, oltre che ovviamente alla collaborazione per accertare cause e responsabilità.

Mentre i residenti della zona di Cinecittà interessata dalle fiamme si interrogano sull’ennesimo incendio che ha caratterizzato quest’estate romana, Rocca ha voluto spiegare anche quali sono i prossimi passi che la Regione intende affrontare per aiutare a prevenire incendi e manomissioni del territorio:

Bisogna spostare l’attenzione sul tema delle risorse che si devono dedicare per prevenire gli incendi. Faremo un’analisi a brevissimo delle risorse che sono nella prossima finanziaria regionale. Questa per il clima è stata un’estate drammatica. Si tratta di fenomeni preoccupanti. Il cambiamento climatico va affrontato e non dobbiamo essere negazionisti su questo. Il rischio è fare la fine della ‘rana bollita’ che inizialmente sta a suo agio ma poi i tessuti muscolari si sono rilassati e non riesce più a saltare fuori.

Naturalmente l’aver identificato una parte del più grande problema, l’azione scriteriata umana più gli effetti del cambiamento climatico, non sarà utile se le istituzioni (magari anche nazionali) non si attiveranno per evitare altri fenomeni simili.

Riguardo l’incendio di ieri, Rocca non ha voluto sbilanciarsi sulle sue cause, considerando che le indagini sono appena partite e che mancano ancora molti elementi agli inquirenti per formulare un quadro dettagliato:

I vigili del fuoco stanno ancora lavorando sulle cause dell’incendio di ieri e non posso sbilanciarmi… Sono qui per mostrare vicinanza alle famiglie, ai vigili del fuoco e alla Protezione Civile: questo del Sant’Eugenio è un reparto di grande eccellenza e sono seguiti al meglio.