Possono accedere alle agevolazioni previste nell’ambito bonus ristrutturazioni anche le coppie di fatto. Infatti, nel momento in cui le spese vengono sostenute dal convivente, questi ha diritto ad accedere alle detrazioni fiscali.

Ciò è possibile anche quando l’immobile presso il quale sono stati effettuati gli interventi e per le quali sono state sostenute le spese sia diverso rispetto a quello della convivenza.

È importante, però, che lo status di coppia di fatto venga verificato al momento di attivazione della procedura di avvio dei lavori e quando vengono sostenute le spese per le quali si richiede l’accesso alle detrazioni.

Vediamo come funziona e quali sono i casi particolari.

Come funziona il bonus ristrutturazioni per le coppie di fatto

In linea di massima il bonus ristrutturazioni spetta a diversi soggetti detentori dell’abitazione sulla quale si eseguono i lavori.

Possono accedervi:

  • Proprietari o nudi proprietari;
  • Titolari di un diritto reale di godimento;
  • Locatari o comodatari;
  • Soci di cooperative divise e indivise;
  • Imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
  • Soggetti che producono redditi in forma associata.

In aggiunta ai suddetti, hanno diritto alla detrazione anche i familiari conviventi del possessore dell’immobile oggetto dell’intervento.

Casi particolari del bonus ristrutturazioni

È molto importante per l’accesso alle detrazioni previste dal bonus ristrutturazioni che gli interessati abbiano il possesso dell’immobile e provvedano all’esecuzione degli interventi di ristrutturazione a proprio carico.

Di norma, quindi, hanno diritto ad accedere alle agevolazioni anche i familiari conviventi del proprietario dell’immobile:

  • Coniuge;
  • Parenti entro il terzo grado;
  • Affini entro il secondo grado.

I suddetti possono accedere alle agevolazioni solo quando la Cila risulti essere intestata solo al proprietario dell’immobile. Solo quando il soggetto che può accedere alle agevolazioni è lo stesso che sostiene le spese, allora avrà la possibilità di recuperarne la metà delle spese sostenute nell’arco di dieci rate annuali di pari importo.

Quanto spetta? È prevista una detrazione del 50%, fino al 31 dicembre 2024, su un limite di spesa della detrazione pari a 96.000 euro per ogni unità immobiliare.

Quando il bonus spetta al convivente

Fino a ora, non abbiamo fatto altro che elencare un po’ quali sono le regole generali del bonus ristrutturazioni. Ma tornado alla questione del se e quando spetta anche al convivente di una coppia di fatto, possiamo dire che la risposta è tendenzialmente positiva. Tuttavia, si devono rispettare alcuni requisiti.

Le agevolazioni spettano ai familiari conviventi del proprietario o detentore dell’immobile. Quindi, è possibile beneficiare delle agevolazioni per gli interventi realizzati in un’abitazione dove la coppia convive.

C’è di più: si può accedere all’agevolazione anche per le spese che sono state sostenute per gli interventi realizzati su un’abitazione nella quale la coppia convive e anche quando questa dovesse risultare diversa rispetto a quella considerata come principale dalla coppia.

Quale requisito rispettare? È fondamentale il requisito della stabile convivenza con il quale si fa riferimento al concetto di famiglia anagrafica.

Da dove si può evincere lo status di stabile convivenza?

  • Dai requisiti anagrafici;
  • Da un’autocertificazione.

Infine, passando alle questioni economiche, in ogni caso, le fatture devono essere pagate attraverso un bonifico bancario o postale parlante. In questi devono essere contenute le seguenti informazioni:

  • La causale del versamento, che deve essere necessariamente la seguente: “Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986”;
  • Il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione fiscale;
  • La partita Iva oppure il codice fiscale del soggetto che riceve il pagamento.