Tra gli strumenti che permettono alle famiglie di poter affrontare meglio i rincari delle bollette energetiche, determinati dalle crisi internazionali in corso, e dall’innalzamento del costo delle materie prime, c’è il bonus energia 2024.
A partire dal 1° aprile, le risorse dedicate a tale strumento sono state ridotte, eliminando il contributo straordinario che la Legge di Bilancio 2024 aveva esteso solo al primo trimestre dell’anno.
Per le famiglie che vivono in condizioni di difficoltà economica, lo sconto è tornato quindi ai livelli standard stabiliti dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA).
In questo articolo, chiariremo cos’è il bonus energia elettrica 2024 e cosa fare per richiederlo, ma non solo. Nell’ultimo paragrafo infatti consiglieremo anche un altro bonus che può aiutare a risparmiare sui costi in bolletta.
Cos’è e quanto dura il bonus energia elettrica 2024
Il bonus bollette 2024 è un’agevolazione ideata per ridurre le spese delle famiglie per l’elettricità, il gas e l’acqua. Questa misura, potenziata nel corso dei mesi per far fronte ai rincari delle bollette dovute alla guerra tra Russia e Ucraina, ha offerto sconti significativi ai nuclei familiari in difficoltà economica fino al 31 dicembre 2023.
L’ARERA ha adattato gli importi del bonus per garantire una riduzione del 30% sulle bollette dell’elettricità e del 15% su quelle del gas per l’ultimo trimestre del 2023. A partire dal 1 aprile 2024 come detto, queste agevolazioni straordinarie non sono più disponibili, dato che la proroga ufficiale è scaduta il 31 marzo scorso.
Cosa succede quindi adesso per tutti coloro che hanno serie difficoltà nel pagare le bollette di energia elettrica, gas e acqua? Vediamolo nel prossimo paragrafo.
A chi spetta il bonus energia elettrica 2024
Fino alla fine del 2023, il bonus sociale ARERA era destinato a famiglie con un ISEE non superiore a 15.000 €, oppure a nuclei con almeno quattro figli e un ISEE massimo di 30.000€.
I criteri per accedere a queste misure di aiuto sono cambiati però a partire dal 1° aprile 2024.
Il bonus è ora disponibile solo per le famiglie con un ISEE fino a 9.530€ e per quelle con almeno quattro figli a carico, purché il loro ISEE non superi i 20.000€.
Hanno diritto, inoltre, anche coloro che beneficiano del Reddito di Cittadinanza, della Pensione di Cittadinanza e le famiglie in cui sono presenti persone che utilizzano dispositivi elettromedicali necessari per vivere.
Come ottenere il bonus
Per ottenere il bonus energia elettrica 2024 è necessario seguire un iter diverso a seconda della situazione di chi lo richiede.
Bonus per disagio economico
Il bonus bollette 2024 per chi è in difficoltà economica viene assegnato automaticamente a coloro che presentano la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) all’INPS per calcolare l’ISEE. Non è necessario fare ulteriori richieste: l’agevolazione viene applicata direttamente alle bollette una volta che l’ISEE è stato determinato.
Bonus per disagio fisico
La procedura è diversa per chi necessita del bonus a causa di una condizione di salute che richiede l’uso di apparecchiature elettromedicali. La richiesta può essere effettuata presso il comune di residenza del titolare della fornitura elettrica o presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF).
Tra i documenti necessari per la richiesta, c’è l’attestazione da parte dell’ASL della gravità della condizione medica, del tipo di apparecchiature elettromedicali utilizzato, del tempo di utilizzo giornaliero e dell’indirizzo di installazione.
Va sottolineato che per chi richiede il bonus energia 2024 per disagio fisico, non è richiesto l’ISEE poiché il diritto non è legato alla situazione economica ma solo alla condizione medica.
Bonus fotovoltaico 2024
Cosa possono fare tutti gli altri cittadini per ridurre i costi delle bollette? Tra le misure più importanti c’è il bonus fotovoltaico 2024 che consente l’installazione di impianti fotovoltaici e di detrarre il 70% delle spese sostenute.
Possono accedere a questa detrazione:
- Condomìni: per interventi sulle parti comuni come questi;
- Proprietari fisici e giuridici: inclusi i possessori di immobili residenziali e commerciali;
- Istituti Autonomi Case Popolari (IACP): per lavori su immobili destinati all’edilizia residenziale pubblica;
- Cooperative di abitazione: per interventi sulle strutture di proprietà;
- Organizzazioni non-profit e associazioni sportive dilettantistiche: limitatamente a lavori sugli spogliatoi;
- Soggetti passivi dell’IRES: come società di capitali ed enti pubblici o privati non societari, solo se partecipano a spese per interventi sulle parti comuni dei condomìni.
Requisiti per accedere al bonus fotovoltaico
Per usufruire del bonus fotovoltaico 2024, è necessario soddisfare i seguenti criteri:
- Edifici esistenti: il bonus è applicabile solo a strutture già esistenti, escludendo quindi le nuove costruzioni. Gli edifici devono avere un impianto di climatizzazione funzionante o che possa essere riattivato;
- Potenza dell’Impianto: la potenza massima del sistema fotovoltaico non deve superare i 20 kWp;
- Installazione professionale: l’installazione deve essere eseguita da tecnici abilitati e deve essere accompagnata da una dichiarazione di conformità;
- Miglioramento energetico: è richiesto il miglioramento di almeno due classi energetiche, comprovato da un Attestato di Prestazione Energetica (APE) rilasciato prima e dopo l’intervento;
- soglia di reddito: l’accesso al bonus è riservato a famiglie con un reddito non superiore a 15.000 euro, calcolato sulla somma dei redditi lordi complessivi di tutti i membri del nucleo familiare, senza necessità di presentare l’ISEE.
Il Bonus Fotovoltaico del 70% è valido per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 e rappresenta un’opportunità significativa per migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni, riducendo i costi e contribuendo alla sostenibilità ambientale.
Non solo privati, vantaggi e agevolazioni anche per le aziende
Anche per le aziende sono previste agevolazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici grazie a misure governative come il Decreto FER-X, che introduce tariffe incentivanti per l’energia prodotta da fonti rinnovabili.
Questo decreto offre tariffe di 85 euro/MWh e un premio di 35 euro/MWh per impianti che sostituiscono eternit o amianto. Inoltre, l’applicazione del Reverse Charge trasferisce l’onere fiscale dell’IVA sul destinatario del servizio, riducendo il rischio di evasione fiscale e semplificando la gestione fiscale per le aziende.
La Nuova Sabatini Green, infine, finanzia l’acquisto di nuovi macchinari e impianti ecocompatibili per le PMI, con risorse fino a 4 milioni di euro per cinque anni. Queste agevolazioni, combinate, creano un contesto favorevole per le imprese che vogliono investire nella sostenibilità energetica.