La deriva è una struttura simile a un’ala, montata in maniera perpendicolare nella sezione inferiore dello scafo di una barca a vela. Questo elemento dà anche il nome a una tipologia specifica di imbarcazioni caratterizzate da una deriva mobile e rimovibile. In inglese, questi tipi di barche sono noti come dinghy, o centreboard per le competizioni, come stabilito dalla Federazione Internazionale della Vela.

Deriva mobile, origini

Da sempre c’era necessità di piccole imbarcazioni per il trasporto di merci tra le navi e la riva nei porti. Le barche da lavoro, come i pescherecci e le barche per il trasporto leggero, sono sempre state fondamentali. Nel XVII secolo, Carlo II d’Inghilterra ricevette in dono una barca a vela al suo ritorno dall’esilio e la utilizzava per divertimento e gare.

Verso la fine del XIX secolo, le derive iniziarono ad essere impiegate per sport e svago. Nel frattempo, l’industria degli yacht più grandi si sviluppava separatamente, dando vita agli yacht odierni, ma c’erano state influenze reciproche e molte derive adottarono soluzioni innovative.

Scafi Plananti e Trapezi

Nel primo XX secolo, Uffa Fox (1898 – 1972), un noto costruttore navale britannico, contribuì in modo significativo allo sviluppo delle derive, progettando modelli come l’Albacore, l’International 14, il Firefly e il Flying Fifteen. Fox introdusse anche gli scafi plananti, che permettevano di superare i limiti di velocità delle vecchie derive, consentendo alla barca di “planare” sull’acqua e ridurre attrito e dislocamento, aumentando così la velocità.

Negli anni ’30, fu introdotto il trapezio, una novità che permetteva di ottimizzare il peso dell’equipaggio appendendoli all’esterno della barca tramite un gancio fissato all’albero. Questo aiutava a mantenere la barca più dritta e migliorare l’efficienza delle vele. La prima gara ufficiale con il trapezio avvenne nel 1934 sullo scafo Vagabond, che vinse con un notevole distacco. Tuttavia, il trapezio fu trascurato fino alla sua reintroduzione nelle classi Osprey e 505 nel 1954 e nel Flying Dutchman nel 1952.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il compensato divenne un materiale comune in aeronautica. Dopo la guerra, questo materiale fu adattato per la costruzione delle derive, utilizzando metodi come tasselli e colla o legno sagomato. Jack Holt progettò molte derive facili da assemblare con queste tecniche, come il Mirror, mentre l’Heron è un esempio di deriva realizzata con compensato e pannelli di legno.

Sviluppi Moderni

Nel XXI secolo, le derive hanno visto uno sviluppo sportivo notevole, perdendo il loro status di sport esclusivo. Grazie all’uso di materiali leggeri come fibra di vetro e schiume espanse, le derive sono diventate più facili da mantenere e trasportare. Inoltre, le vele economiche e i design semplificati, come il gennaker rispetto allo spinnaker, hanno reso questo sport più accessibile in termini di costi e tempo, amplificando il suo richiamo.

Vento e Velocità

La ricerca della velocità a vela è molto avanzata; attualmente, il record è detenuto dal trimarano “Hydroptere” con 51,36 nodi. Alcune barche ad alte prestazioni possono navigare più velocemente del vento grazie all’uso del vento apparente, che si basa sul flusso d’aria intorno alla vela piuttosto che sul vento reale. Questo fenomeno è evidente nelle gare come la Coppa America 2010, dove le barche potevano raggiungere velocità doppie rispetto a quelle del vento reale.

Tipi di Derive

Le derive olimpiche sono le barche utilizzate nelle regate delle Olimpiadi e includono modelli come il Laser, il Finn, il 470 e il 49er per gli uomini, e il Laser Radial e l’Europa per le donne.

Le derive sono notoriamente leggere e richiedono che l’equipaggio sposti il proprio peso per adattarsi alle condizioni di vento e andature, rendendole una scuola fondamentale per ogni velista.

Skiff
Sono tra le derive più veloci, con scafi piatti e sottili progettati per planare e supportare l’equipaggio al trapezio anche con vento leggero. Esempi includono l’18ft Australiano e il Musto Skiff.

Derive ad Alte Prestazioni
Queste derive sono veloci e progettate per le competizioni olimpiche, come il Flying Dutchman, il 505 e il 49er. Sono tutte barche plananti e dotate di trapezio e spinnaker.

Derive da Crociera
Progettate per le famiglie, sono più stabili e meno performanti rispetto a quelle ad alte prestazioni. Esempi sono il Wayfarer, il Mirror e il Laser Stratos.

Catamarani
Veloci e dotati di doppio scafo e alberi alti, i catamarani come l’Hobie Cat e il Tornado sono noti per le loro prestazioni elevate, con il Tornado usato fino alle Olimpiadi di Pechino 2008.

Derive da Competizione
Molte derive competono in eventi internazionali, come quelli sul Lago di Garda. Esempi includono il Laser e il Flying Junior.

Prototipi
Alcune derive hanno strutture ben definite con poche variazioni, mentre altre incoraggiano la sperimentazione grazie a regole meno rigide. Esempi sono il 18ft Australiano e l’International 14, mentre il primo monotipo, il Water Wag, disputò la sua prima regata nel 1887 e continua a gareggiare ancora oggi.

Anche lo yacht naufragato nell’agosto 2024 a Porticello, in Sicilia, è un’imbarcazione che ha una deriva mobile