La guerra tra Russia e Ucraina continua con entrambe le forze che avanzano su fronti cruciali. Le truppe ucraine stanno estendendo il proprio controllo nella regione russa di Kursk, mentre l’esercito di Mosca prosegue la sua avanzata nell’est dell’Ucraina. Se le forze russe riuscissero a conquistare Pokrovsk, guadagnerebbero un importante nodo di trasporto. D’altra parte, l’offensiva ucraina mira a rafforzare le difese sul territorio russo ed a creare una “zona cuscinetto” per proteggere le città di Kharkiv e Sumy.

L’Ucraina avanza a Kursk, la Russia rinvia le elezioni

Dall’inizio dell’incursione ucraina a Kursk il 6 agosto scorso, le forze di Kiev hanno distrutto numerosi ponti sul fiume Seim, cercando di interrompere le linee di rifornimento dell’esercito russo. L’offensiva ucraina continua e, ad oggi, 31 persone hanno perso la vita e 143 sono rimaste ferite. Sono stati evacuati oltre 122mila abitanti dalla regione.

La Commissione Elettorale Centrale ha esaminato la possibilità di rinviare le elezioni municipali previste per settembre in diverse aree di Kursk. L’autorità elettorale ha deciso di posticipare il voto in sette comuni della regione russa ad una data successiva, quando “sarà possibile garantire completamente la sicurezza degli elettori”. Tuttavia, secondo quanto riportato da RIA Novosti, le elezioni per il governatore si svolgeranno regolarmente.

L’ok del Parlamento ucraino all’adesione alla Cpi

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha inviato la proposta di legge, giovedì 15 agosto, al Parlamento. 281 parlamentari hanno votato, oggi 21 agosto, a favore del disegno di legge che ratifica il Statuto di Roma.

Con la decisione di oggi, l’Ucraina potrebbe presto diventare il 125esimo Stato che aderisce allo Statuto segnando un’importante evoluzione. La Corte penale internazionale ha, infatti, il compito di perseguire i responsabili di crimini contro l’umanità, crimini di guerra e genocidio. Il via libera all’adesione aumenta la speranza di punire la Russia per presunti crimini di guerra commessi in Ucraina.

Medvedev: “Non ci saranno colloqui con l’Ucraina”

Il vice capo del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha dichiarato attraverso Telegram che l’incursione di Kursk rende improbabile qualsiasi trattativa tra Mosca e Kiev finché l’Ucraina “non sarà completamente sconfitta”:

Il chiacchiericcio vuoto degli intermediari che nessuno aveva nominato sulla meravigliosa pace è finito.