“La tomba delle lucciole” è un toccante e triste film d’animazione del 1988 diretto da Isao Takahata e prodotto dallo Studio Ghibli.
Basato sul racconto semi-autobiografico di Akiyuki Nosaka, il film racconta la struggente storia di Seita e della sua sorellina Setsuko, due bambini giapponesi che cercano di sopravvivere durante gli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale.
Dopo la morte della loro madre in un raid aereo, i due fratelli si trovano a dover affrontare le difficoltà della vita da soli, e cercano rifugio e cibo in un Giappone devastato dalla guerra.
Il film è un ritratto crudo e realistico delle conseguenze della guerra, ma anche un omaggio alla resilienza e all’amore fraterno. Scopri quando esce su Netflix e qual è la trama.
Quando esce su Netflix La Tomba delle lucciole
La Tomba delle lucciole, film anime, uscirà su Netflix il 16 settembre 2024.
La tomba delle lucciole, qual è la trama, SPOILER
La tomba delle lucciole è uno dei film più intensi e commoventi mai realizzati dallo Studio Ghibli, nonché una delle opere più profonde e struggenti nella storia dell’animazione giapponese.
Uscito nel 1988, questo capolavoro diretto da Isao Takahata ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di milioni di spettatori in tutto il mondo. Basato sul romanzo omonimo del 1967 scritto da Akiyuki Nosaka, il film è una potente riflessione sugli orrori della guerra e sulla fragilità dell’infanzia in tempi di crisi.
La trama ruota attorno ai fratelli Seita, di 14 anni, e Setsuko, di 4 anni, che si trovano a dover affrontare le terribili conseguenze della guerra. Dopo la perdita della madre durante un bombardamento aereo e con il padre lontano a combattere come ufficiale della Marina, i due giovani sono costretti a lottare per la sopravvivenza in un Giappone devastato.
La scarsità di cibo e l’indifferenza delle persone che li circondano rendono la loro situazione disperata. Abbandonati a loro stessi, trovano rifugio in un buco di una montagna, dove cercano di sopravvivere giorno dopo giorno.
Seita, con il peso di dover proteggere la sorellina sulle spalle, tenta di procurarsi cibo in ogni modo possibile, anche rubando e distruggendo i campi, ma ogni tentativo si rivela insufficiente. Il peggioramento delle condizioni di Setsuko è straziante: la bambina, malnutrita e sempre più debole, finisce per soccombere alla fame. La sua morte è uno dei momenti più tragici del film, e rappresenta la completa disfatta di Seita, che nonostante tutti i suoi sforzi, non riesce a salvarla.
Il personaggio di Seita è emblematico del dramma di un’intera generazione di bambini che hanno perso tutto a causa della guerra. È un giovane che cerca di essere forte e di prendersi cura della sorella, ma la realtà crudele lo travolge, lasciandolo impotente di fronte alla morte.
Setsuko, con la sua innocenza e il suo amore per il fratello, rappresenta la purezza distrutta dalla brutalità della guerra. La sua adorazione per Seita e il suo attaccamento a piccoli piaceri, come le caramelle contenute nella sua lattina preferita, sono dettagli che rendono ancora più dolorosa la sua scomparsa.
Anche i personaggi secondari del film giocano ruoli significativi nel raccontare la storia. La madre di Seita e Setsuko, elegantemente interpretata nella sua breve apparizione, muore a causa delle gravi ustioni riportate durante un raid aereo, lasciando i due bambini orfani. Il padre, un ufficiale della Marina, è una figura assente, menzionata solo attraverso fotografie e ricordi, simbolo di una protezione che non può più essere garantita.
La zia che accoglie Seita e Setsuko dopo la morte della madre rappresenta la dura realtà di una società in cui anche i legami familiari possono essere corrosi dalla necessità e dalla disperazione. La sua iniziale accoglienza si trasforma presto in indifferenza e crudeltà, e spinge i due fratelli a cercare rifugio altrove.
Perché guardare La tomba delle lucciole
La tomba delle lucciole è un film che non si limita a narrare una storia, ma trasmette con forza un messaggio anti-bellico, mostrando le devastazioni che la guerra può infliggere non solo alle vite umane, ma anche all’innocenza e alla speranza.
È un’opera che non si può guardare senza essere profondamente toccati, e che spesso lascia gli spettatori in lacrime.
La pellicola è anche stata adattata in un film live-action, ma è l’anime dello Studio Ghibli che rimane l’adattamento più amato e acclamato, grazie alla sua capacità di evocare emozioni così forti attraverso l’animazione.
Le scene in cui le lucciole, simbolo di bellezza effimera e di vita fragile, illuminano la notte mentre i fratelli cercano conforto nel buio, sono immagini che rimangono impresse nella mente e nel cuore.
In conclusione, La tomba delle lucciole è un capolavoro dell’animazione che va oltre il semplice racconto di una storia. È una riflessione profonda sulla guerra e sulle sue conseguenze devastanti, un’opera che continua a commuovere e a far riflettere, anche a decenni dalla sua uscita.
Guardarlo significa confrontarsi con il lato più oscuro dell’umanità, ma anche riconoscere la forza e la resilienza dei legami familiari, anche nei momenti più disperati.
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