Trattamento di mobilità: l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale mette a disposizione all’interno del proprio sito web ufficiale un apposito servizio online tramite il quale permette ai soggetti interessati di presentare la domanda per beneficiare di un assegno integrativo destinato a tutti coloro che si trovano in mobilità e che hanno visto una riduzione della propria retribuzione rispetto a quella del precedente rapporto di lavoro.
Possono ricevere il suddetto assegno integrativo che viene erogato da parte dell’INPS i lavoratori in mobilità che accettano un lavoro con una retribuzione inferiore rispetto a quella che era prevista dal precedente rapporto di lavoro che ha determinato la mobilità stessa.
Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che concerne il trattamento di mobilità ed, in particolare, che cos’è e come funziona l’assegno integrativo INPS per i lavoratori che accettano un lavoro con retribuzione inferiore, quali sono la decorrenza, la durata e l’importo del medesimo, a chi spetta tale prestazione economica, come fare domanda all’Istituto.
Trattamento di mobilità: che cos’è e come funziona l’assegno integrativo INPS per i lavoratori che accettano un lavoro con retribuzione inferiore? Decorrenza, durata e importi
Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, l’INPS provvede al pagamento ai soggetti beneficiari di un assegno integrativo che viene versato ai lavoratori in mobilità che accettano un rapporto di lavoro che prevede una riduzione della retribuzione rispetto a quella relativa al precedente rapporto di lavoro che ha dato luogo alla mobilità stessa.
Tale prestazione economica, nello specifico, viene erogata con cadenza mensile e ha lo scopo di sostenere i lavoratori in mobilità che guadagnano meno ed, in particolare, di andare ad integrare quella che è la differenza tra la retribuzione precedente e la retribuzione successiva all’entrata in mobilità.
L’assegno integrativo INPS in questione ha una durata massima pari a 12 mesi e ad ogni modo non può superare quella che è la data in cui si verifica la scadenza del trattamento di mobilità.
Per quanto riguarda l’importo che viene erogato ai soggetti beneficiari, invece, l’Istituto specifica che in seguito all’accoglimento dell’istanza da parte dei richiedenti viene versato a questi ultimi un ammontare che dipende dalle retribuzioni lorde che spettano prima e dopo l’entrata in mobilità.
A tal proposito, pertanto, il calcolo dell’importo relativo all’assegno integrativo destinato a tutti coloro che si trovano in mobilità e che hanno visto una riduzione della propria retribuzione rispetto a quella del precedente rapporto di lavoro deve essere effettuato tenendo in considerazione la differenza tra i due livelli retributivi lordi e non potrà comunque essere di ammontare superiore all’indennità di mobilità in oggetto.
Trattamento di mobilità: a chi spetta l’assegno integrativo INPS per i lavoratori che accettano un lavoro con retribuzione inferiore?
Il trattamento di mobilità viene riconosciuto, per l’appunto, ai lavoratori in mobilità che hanno deciso di accettare un rapporto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato con una retribuzione inferiore rispetto a quella che veniva erogata durante il corso del precedente rapporto di lavoro che ha determinato la mobilità stessa.
Come fare domanda all’INPS?
La domanda per l’assegno integrativo INPS per i lavoratori che accettano un lavoro con retribuzione inferiore deve essere presentata attraverso l’utilizzo di una delle seguenti modalità:
- il servizio online che viene messo a disposizione all’interno del sito web dell’Istituto, previa autenticazione mediante le proprie credenziali digitali SPID, CIE o CNS;
- il Contact center, telefonando al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) oppure al numero 06 164164 (a pagamento da rete mobile, in base al piano tariffario che viene deciso da parte del proprio gestore telefonico);
- gli Enti di Patronato e gli intermediari dell’INPS, mediante gli appositi servizi telematici che vengono messi a disposizione dai medesimi.