Dopo l’infortunio di Morata, Fonseca dovrà scegliere chi sarà il titolare tra Jovic e Okafor per il secondo match di campionato contro il Parma del prossimo sabato: una decisione che potrebbe mettere in seri dubbi l’allenatore.
Chi sarà titolare tra Jovic e Okafor contro il Parma
Paulo Fonseca è a Milano da poco ma ha già sulle spalle una decisione importante: chi sarà il titolare tra Jovic e Okafor contro il Parma, nella prima trasferta della stagione che si giocherà al Tardini il prossimo sabato.
A complicare i piani del Milan l’infortunio di Alvaro Morata appena alla prima giornata, contro il Torino: lo spagnolo seppur non fosse nelle condizioni fisiche migliori, ha spinto per entrare ed esordire a San Siro davanti ai suoi nuovi tifosi.
Un gesto ripagato con il primo gol con la maglia rossonera che, però, poco dopo gli ha comportato lo stop definitivo: già nei giorni precedenti l’attaccante aveva accusato un malessere muscolare e un fastidio che era leggermente rientrato ma lo sforzo enorme nel match contro i granata ha fatto sì che si riacutizzasse.
Per questo motivo Fonseca dovrà fare a meno di Morata e scegliere un nuovo centravanti che possa prendere il suo posto almeno contro il Parma. La scelta potrebbe ricadere su due attaccanti: Okafor o Jovic.
Lo svizzero ha dato segnali positivi contro il Torino siglando la seconda rete che è valsa il pareggio definitivo e che ha salvato il Milan da una sconfitta che avrebbe gettato l’ambiente rossonero nello sconforto.
Per questo potrebbe essere il maggior indiziato in questa scelta, anche se Jovic scalpita: anche l’attaccante serbo ha fatto una buona prova contro i granata e per questo avrà tutto il diritto di giocarsi le sue chance.
C’è, poi, la possibilità di sfruttare Francesco Camarda: il baby talento ha già esordito lo scorso anno con Pioli e potrebbe ritagliarsi una finestra di opportunità in questo inizio di campionato. In questo inizio di stagione ha già fatto intravedere la sua costante crescita nel Milan Futuro, ma l’ultima decisione spetterà a Fonseca.
Come ultima alternativa, dunque, resta Leao falso nove: una possibilità remota che porterebbe l’allenatore portoghese ad affiancare l’attaccante uno tra questi tre trequartisti: Saelemaekers, Pulisic e Chukwueze. Non sarebbe la prima volta per Leao, ma certamente significherebbe per lui sacrificare il proprio ruolo naturale e giocare più per la squadra privando i rossoneri di velocità e di imprevedibilità.
I tempi di recupero di Morata dall’infortunio
Intanto non è ancora chiaro quale sarà il prossimo futuro di Alvaro Morata: lo spagnolo si è subito sottoposto ad esami strumentali per confermare quello che sembrava già scritto sul viso sconfortato del giocatore quando è uscito dal campo al triplice fischio del direttore di gara che ha sancito la fine della partita.
L’attaccante, dunque, ha accusato una contrattura al quadricipite femorale e per questo motivo dovrà stare fuori almeno una settimana in attesa di nuovi accertamenti che stabiliscano quali saranno le tempistiche certe del suo recupero.
Intanto il calciatore si è subito messo a lavoro per recuperare, voglioso di rientrare il prima possibile: lavoro personalizzato per lui e terapia di recupero svolta a Milanello. Trattamenti a cui il giocatore si stava già sottoponendo visti i fastidi accusati nella settimana precedente alla gara con il Torino.
Morata, però, non ha voluto sentire ragioni e ha preferito prendere parte nei convocati per poi subentrare a partita iniziata per dare una mano ai propri compagni: un gesto che non è passato inosservato e che ha conquistato la fiducia e la stima dei tifosi rossoneri, specie per il gol poi siglato che ha dato il via alla rimonta per il pareggio.