Jannik Sinner è risultato positivo al doping durante il torneo di Indian Wells. L’italiano, che sta vivendo una stagione da sogno, non verrà però squalificato in quanto ritenuto innocente. Il farmaco somministrato infatti dal fisioterapista era dopante, ma il tennista italiano non ne era a conoscenza come dimostrato anche dall’agenzia internazionale per l’integrità del tennis (ITIA). Paura dunque per Jannik Sinner, che però non verrà squalificato. L’italiano può tirare un sospiro di sollievo dunque e pensare al futuro. Sinner infatti sta proseguendo la sua stagione da sogno e ha già vinto cinque titoli ATP. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello di Cincinnati, dove ha sconfitto in finale Francis Tiafoe, portandosi a casa un altro Masters 1000.

Grana doping che adesso avrà qualche piccola ripercussione, nonostante l’italiano comunque sia innocente. Ma cosa succederà adesso? Che ripercussioni avrà la questione sulla stagione di Jannik Sinner? Di seguito la ricostruzione di quanto accaduto e i provvedimenti presi nei confronti del tennista italiano dopo la positività al doping riscontrata.

Sinner positivo al doping: cosa succede adesso

Jannik Sinner – fresco vincitore a Cincinnati – è stato provato positivo al doping, ma è innocente e non colpevole. Il tennista italiano infatti non sapeva nulla e non verrà dunque squalificato. Durante un controllo avvenuto durante il torneo di Indian Wells, sono state riscontrate infatti dei segni di Clostebol nel sangue del tennista. Il tutto per un complessivo di meno di un miliardesimo di grammo. Il clostebol è infatti uno steroide anabolizzante composto esattamente come il testosterone, frequentemente utilizzata per curare le abrasioni.

Dopo un’indagine aperta e seguita dall’agenzia internazionale per l’integrità del tennis (ITIA)dove Sinner si è da subito mostrato completamente collaborativo, si è giunti alla conclusione che la contaminazione è frutto di un massaggio effettuato dal fisioterapista. Questo ha infatti usato la crema per curargli un taglio sul dito. A causa di una mancanza di attenzione, la sostanza ha toccato alcune ferite aperte del giocatore, che di conseguenza è risultato positivo.

A spiegare tutto è stato lo stesso Sinner con un comunicato, ritenendo che non era per nulla a conoscenza dell’accaduto Anche l’Itia dopo diverso tempo dalle indagini e dalle udienze ha ritenuto non colpevole il numero uno al mondo, definendolo come completamente estraneo ai fatti. Considerata però la responsabilità oggettiva delle norme antidoping, Sinner ha perso i punti ottenuti durante il torneo di Indian Wells. Si tratta di 400 in totale, vista la sconfitta in semifinale contro Alcaraz. Secondo le regole, infatti, il responsabile è sempre il tennista anche per gli errori del team. Ma ora può guardare al futuro con tranquillità e continuare a vincere (i titoli vinti nel 2024).

Il comunicato

La questione è stata interamente spiegata in un comunicato ufficiale pubblicato poi sui vari canali social. Questo il testo della nota in cui viene spiegata la situazione di Jannik Sinner:

“In aprile, a Jannik Sinner è stata notificata una positività per tracce di metaboliti del Clostebol (meno di un miliardesimo di grammo). Dopo una estesa e meticolosa indagine, ITIA e Sinner hanno scoperto che l’inavvertita contaminazione è stata causata da un trattamento che ha ricevuto dal suo fisioterapista. Il suo preparatore atletico aveva acquistato un prodotto, facilmente reperibile senza ricetta in ogni farmacia italiana, che ha dato al fisioterapista di Jannik per trattare una ferita al dito dello stesso fisioterapista. Jannik non ne sapeva nulla, e il fisioterapista non sapeva di aver utilizzato un prodotto contenente Clostebol. Il fisioterapista ha trattato Jannik senza guanti e l’aver toccato alcune ferite sul corpo di Sinner ha causato la contaminazione.

Jannik ha collaborato pienamente con la ITIA fin dall’inizio. La ITIA combatte le condotte errate nello sport e il doping in particolare. Le sue regole e i suoi processi sono eccezionalmente rigorosi e, dopo investigazioni forensi e un’udienza indipendente, il Tribunale Indipendente ha deciso che Jannik è innocente. Non è stata colpa sua. In ogni caso, data la severità delle norme anti-doping, accetta di perdere i punti del torneo di Indian Wells, dove il test anti-doping è andato in scena. Jannik Sinner riconosce l’importanza della severità delle regole anti-doping a protezione dello sport che ama”.

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