In poco tempo si possono vedere moltissimi spot: ecco cosa vedere nel Conero in 3 giorni nel mese di settembre 2024.
Che cosa vedere nel Conero in 3 giorni nel mese di settembre
Il Conero è una gemma nascosta lungo la costa adriatica delle Marche, una regione spesso trascurata dai turisti internazionali ma che offre scenari naturali di una bellezza mozzafiato e un ricco patrimonio culturale. Questo promontorio, che si innalza maestoso sopra il mare, è parte del Parco Regionale del Conero, un’area protetta che si estende per circa 6.000 ettari tra colline verdeggianti, spiagge incontaminate e piccoli borghi pittoreschi. Settembre è il mese ideale per visitare questa zona: le temperature sono miti, il turismo estivo è diminuito e il paesaggio inizia a tingersi dei colori autunnali. In soli tre giorni, è possibile scoprire alcuni dei luoghi più affascinanti del Conero, godendo di un’esperienza autentica e rigenerante.
Giorno 1: spiagge e mare cristallino
La prima giornata nel Conero non può che iniziare con la scoperta delle sue spiagge, rinomate per la loro bellezza naturale. La Baia di Portonovo è un’ottima scelta per iniziare. Questa piccola insenatura è circondata da una fitta vegetazione e offre spiagge di ciottoli bianchi, bagnate da un mare cristallino.
Dopo una mattinata di relax, si può proseguire verso la Spiaggia delle Due Sorelle, uno dei simboli del Conero. Questa spiaggia prende il nome dai due faraglioni che emergono dal mare, creando un paesaggio di rara bellezza. Raggiungibile solo via mare, solitamente con i traghetti in partenza dal porto di Numana o da Marcelli, questa spiaggia offre un’esperienza unica: il silenzio è rotto solo dal suono delle onde e dalla brezza marina.
Il pomeriggio può essere dedicato a una visita a Sirolo, un incantevole borgo medievale arroccato su una scogliera a picco sul mare. Passeggiare per le sue strette vie lastricate, tra case in pietra e botteghe artigiane, è un’esperienza suggestiva. Da non perdere la vista mozzafiato dalla piazzetta centrale, che offre uno dei panorami più spettacolari sul mare Adriatico, soprattutto al tramonto.
Giorno 2: Trekking e natura nel Parco del Conero
Il secondo giorno è dedicato agli amanti della natura e del trekking. Il Parco Regionale del Conero offre numerosi sentieri che permettono di esplorare l’entroterra e scoprire paesaggi di rara bellezza. Uno dei percorsi più noti è quello che conduce al Belvedere Nord, un punto panoramico da cui si può godere di una vista a 360 gradi sul mare e sulle colline circostanti.
Per chi desidera un’esperienza più intensa, il Sentiero del Passo del Lupo è la scelta ideale. Questo percorso, più impegnativo, porta alla sommità del Monte Conero, da cui si può ammirare l’intera costa e, nelle giornate più limpide, scorgere perfino le coste della Croazia all’orizzonte. Lungo il tragitto, si attraversano boschi di lecci e macchia mediterranea, con la possibilità di incontrare specie animali e vegetali tipiche della zona.
Dopo una mattinata di trekking, si può fare una pausa a Camerano, un altro affascinante borgo del Conero, famoso per le sue grotte sotterranee. Queste grotte, scavate nell’arenaria, formano un intricato labirinto che si snoda sotto il paese e che in passato è stato utilizzato per scopi religiosi, militari e di rifugio. La visita guidata alle grotte di Camerano è un viaggio affascinante nella storia e nel mistero, che permette di scoprire un lato nascosto e insolito del Conero.
Il pomeriggio può essere trascorso tra le vie di Numana, un antico borgo di pescatori che conserva ancora oggi il suo carattere autentico. Il centro storico, con le sue casette colorate e le strette viuzze che si affacciano sul mare, è il luogo ideale per una passeggiata rilassante. Da non perdere la visita al Santuario del Crocifisso, che custodisce un crocifisso ligneo di origine bizantina, considerato miracoloso.
Giorno 3: Cultura e sapori del Conero
L’ultimo giorno nel Conero può essere dedicato alla scoperta del patrimonio culturale e gastronomico della regione. Si può iniziare la giornata con una visita a Loreto, una delle mete di pellegrinaggio più importanti d’Italia. La Basilica della Santa Casa, che secondo la tradizione ospita la casa natale della Vergine Maria, è un luogo di straordinario fascino, ricco di arte e spiritualità. Il complesso è un vero e proprio scrigno di tesori artistici, con opere di artisti del calibro di Lorenzo Lotto e Bramante.
Dopo la visita a Loreto, ci si può dirigere verso Offagna, uno dei borghi più belli d’Italia, noto per la sua imponente Rocca medievale. La Rocca di Offagna, costruita nel XV secolo, domina il paese e offre una vista spettacolare sulle colline marchigiane.