Mancano ancora sei nomi all’appello, dopo il terribile naufragio dello yatch Bayesian, a Porticello: delle 22 persone a bordo, 15 sono state portate in salvo, ma altri sei sono dispersi fra le onde: chi sono? La gigantesca imbarcazione si è ribaltata con tutti i suoi passeggeri al largo delle coste palermitane alle prime luci dell’alba di ieri 19 agosto 2024

Chi sono i sei dispersi del naufragio di Porticello?

Una vacanza al largo delle splendide coste siciliane finita in tragedia per lo yacht Bayesian, colpito da una tromba d’aria, nelle prime ore del 19 agosto 2024. Un inferno fatto di paura, acqua e vento per i 22 passeggeri a bordo dell’imbarcazione.

Il sonno tranquillo interrotto dal rollio del panfilo, scosso e tempestato dalle onde impetuose che, alla fine, lo hanno fatto ribaltare. Suppellettili e frammenti dello scafo si sono sparsi sull’acqua, mentre equipaggio e ospiti cercavano di liberarsi.

A salvare i 15 superstiti, la nave battente bandiera olandese Sir Robert B.P., trovatasi per caso a pochi metri dalla Bayesian affondata. Sono stati gli olandesi, infatti, a prestare i primi soccorsi e a prestare aiuto ai naufraghi, in attesa dell’arrivo della guardia costiera.

Secondo quanto appreso dagli inquirenti, i dispersi sarebbero il marito della proprietaria dello yacht, Mike Lynch, magnate britannico co-fondatore di Autonomy Corporation e fondatore di Invoke Capital, e la figlia 18enne, Hannah.

Dispersi anche i coniugi Morvillo. Chris Morvillo, infatti, era il legale di Lynch ed era ospite sul piroscafo insieme alla moglie Nada. Ricerche in corso anche per un altro tycoon, Jonathan Bloomer, re della finanza e presidente della Morgan Stanley International, accompagnato dalla moglie, anche lei sparita fra le onde del mare.

Chi è l’unica vittima del naufragio al momento

I 56 metri di lunghezza e 11 di larghezza del veliero perla dei cantieri italiani Perini non hanno retto alla forza della tromba d’aria e si sono inabissati. Ora, l’imbarcazione di extra lusso giace a 49 metri di profondità.

A riemergere nella giornata di ieri solamente un corpo: quello del cuoco dello yatch affondato. L’uomo era nato in Canada, ma possedeva passaporto di Antigua. Probabilmente, è stato colto alla sprovvista e non è riuscito a liberarsi in tempo, prima di annegare. Il suo cadavere galleggiava accanto al relitto semi affondato.

Il racconto della terribile tragedia

Il primo a parlare subito dopo il naufragio è stato il comandante della nave olandese, Karsten Börner, sconvolto dalla terribile scena sotto i suoi occhi. Lui e il suo equipaggio, di rientro in porto, hanno visto il maestoso Albero Maestro della Bayesian, alto 72 metri, spezzarsi:

Stavamo pianificando di andare al porto dell’Arenella a Palermo ma siamo stati investiti da una tempesta. Abbiamo provato a tenere la posizione con i motori accesi. Poi abbiamo capito che la barca accanto alla nostra non c’era più. La tempesta li ha fatto completamente affondare. Abbiamo visto una razzo rosso di segnalazione provenire dalla zona della barca, così io e il mio primo ufficiale siamo saliti sul tender e siamo andati a prestare soccorso. Abbiamo recuperato 15 naufraghi, compresa una bambina. Dopo avere lanciato l’allarme sono arrivate anche le unità della Guardia costiera. Sentivamo delle urla, abbiamo continuato a perlustrare la zona ma non abbiamo trovato nessuno oltre i 15 superstiti già soccorsi

Un racconto pieno di orrore quello di Börner, che ha lottato contro la furia del vento e del mare per cercare di aiutare gli ospiti e l’equipaggio dello yacht:

Il vento era forte, fortissimo. All’improvviso ho visto l’albero maestro del veliero, alto 72 metri, piegarsi e poi spezzarsi e cadere in acqua. E’ successo tutto i pochissimi istanti

Queste le sue parole, riportate da Leggo, alla quali fano eco quelle dei sopravvissuti, fra i quali Angela Bacares, moglie di Lynch e proprietaria del panfilo, che, ancora sotto shock, ha raccontato il profondo senso di impotenza e lo sconforto per non essere riuscita a salvare qualcuno.

L’ambasciatore inglese fa visita ai superstiti

Visita ufficiale dell’ambasciatore inglese in Italia, Edward Llewellyn, ai sopravvissuti del naufragio della Bayesian. Al momento i 15 superstiti sono ospitati nel resort Domina Zagarella, in località Santa Flavia.

Intanto proseguono le ricerche, ma l’ispettore del Nucleo sommozzatori dei vigili de fuoco di Palermo, Marco Tilotta, ha spiegato che i sub-speleologi procedono a rilento a causa delle macerie del relitto, sebbene sia adagiato su un fianco, appaia integro e senza squarci:

Il nostro obiettivo è la penetrazione dell’imbarcazione, per nulla semplice a causa della profondità e dei materiali che sono all’interno e che ostacolano il nostro accesso. Una volta individuato il varco migliore e bonificato, si inizia l’ispezione interna: una fase molto difficoltosa e molto complessa